«Quando nella vita quotidiana o durante la sessione di allenamento capita di eseguire dei movimenti, dei gesti o delle azioni anche semplici, spesso succede di assumere posizioni scorrette, che, con il passare del tempo, possono arrivare anche a causare problemi non indifferenti» spiega Marco Casuscelli, trainer del milanese.
Basti pensare a problematiche comuni come distorsioni, contusioni, strappi muscolari e crampi, per arrivare a disturbi come il colpo della strega (un dolore localizzato nella zona lombare che può essere causato da una torsione improvvisa) o di frusta, quest’ultima una distorsione determinata da un brusco movimento del collo.
«Ma il problema cresce enormemente quando si utilizzano dei sovraccarichi – aggiunge Marco – questo perché si generano sollecitazioni molto maggiori rispetto ai movimenti a corpo libero».
Non è certo un caso se tra le cause più frequenti di ernia del disco (ovvero di fuoriuscita di materiale del nucleo polposo dal disco intervertebrale), patologia di cui soffre un italiano su quattro, rientri proprio una scorretta modalità di sollevamento dei pesi.
«Per questo motivo, ogni volta che eseguiamo un esercizio o un movimento, dobbiamo prestare attenzione a svolgerlo nella maniera corretta, rispettando la fisiologia del nostro corpo e prevenendo così spiacevoli inconvenienti» suggerisce Marco.
Ecco quindi due esempi pratici, il primo tipico di una sessione di allenamento, il secondo invece comune nella vita quotidiana, per imparare a sollevare i pesi nel modo corretto.
«Nel corso della mia esperienza, mi è capitato spesso di sentire persone che evitano di eseguire esercizi di sollevamento pesi sulla panca piana, a causa del fastidio localizzato alle spalle che accusano durante o dopo l’esecuzione dei movimenti – spiega Marco – Questo molte volte è sintomatico di una tecnica di esecuzione errata».
Per eseguire correttamente una distensione con bilanciere su panca piana, è necessario, una volta sdraiatisi supini sulla panca, tenere i piedi saldi a terra, così da scaricare il peso sulle gambe e non sulla zona lombare, e le spalle chiuse indietro (tecnicamente parlando “scapole addotte”) in modo da stabilizzare la testa dell'omero.
«Quando si esegue un sollevamento – suggerisce Marco – bisogna poi ricordare di controllare il sovraccarico anche in discesa e di non rimbalzare sul petto, ma piuttosto appoggiarsi per un breve momento e quindi ripartire».
Un esempio di movimento (spesso eseguito erroneamente) tratto dalla vita quotidiana è invece costituito dal sollevamento di pesi, come le borse della spesa, da terra.
«Ciò a cui bisogna prestare attenzione, è il fatto che devono lavorare le gambe e non la schiena – afferma Marco – Per prima cosa, fletti le gambe mantenendo la schiena nella stessa posizione di quando sei in piedi. Quindi afferra le borse e distendi le gambe, ecco tutto».
Permettendo alla schiena di mantenere le sue curve fisiologiche infatti, le si consente di preservare la sua forza: diversamente invece, la si sovraccarica inutilmente, esponendola al rischio di lesioni ed infortuni.
«Questi piccoli accorgimenti all'inizio potrebbero risultare “scomodi” – conclude Marco – ma con il passare del tempo si riveleranno essenziali per preservare la salute della schiena!».
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