La risposta

Altro Starbene Risponde x

Il suo non è’ un desiderio banale, anzi, proprio perché così diffuso testimonia un bisogno vero dell’ essere umano, quello di preservare nella sua vita uno spazio di mistero, di sogno, di visioni. In fondo il viaggio è’ soprattutto un’avventura dell’anima: ti piace pensare che fuori dal solito copione, dove rivesti i soliti ruoli, in luoghi sconosciuti che non conoscono te, tu possa essere libera, con tutte le carte ancora da giocare. Credo che questo sanissimo impulso a non identificarsi ed esaurirsi nelle maschere che di indossano, possa essere accolto anche se in viaggio non ci possiamo andare. Come? Ogni giorno impegnati per una mezz ora, un’ora , quanto puoi, ma tutti i giorni, a uscire dal tuo personaggio; stacca dai soliti pensieri, non farti risucchiare dai soliti doveri e in quel tempo cammina per la città senza una meta, o fai qualcosa che hai voglia di fare e che non ha nessun utilizzo pratico. Puoi parlare , muoverti, pensare, senza farti condizionare dalle cotolette che dovrai impanare per cena o dal lavoro da finire. C’è una parte di te, nel profondo di te, che non sa niente della tua storia e a cui importa solo che tu stia nei panni che davvero ti appartengono. Fidati di quella parte e ricordati che sei libera. Provare per credere!