Sono innamorata del mio ragazzo ma..
Salve, sono una ragazza di 18 ed ho un problema. Da quasi quattro mesi sono fidanzata con un ragazzo fantastico, gentile, premuroso.. insomma tutto quello che cercavo in una persona che potesse essere al mio fianco. In passato ho avuto già qualche relazione, ma di breve durata (alcune comprendevano solo un'uscita, e poi, per un motivo o per un altro, quella ""storia"" non è andata avanti). Però io sono sempre stata consapevole di essere attratta dall'impossibile, o quasi, ma ogni volta mi lamentavo perché non ne incontravo mai uno che mi trattasse bene.. insomma, non ero mai decisa su cosa volevo davvero. Ora che questo ragazzo fa parte della mia vita, ho iniziato a fare dei sogni con protagonisti diversi ragazzi con cui sono uscita e che, ai tempi, mi interessavano parecchio.. inoltre, questi sogni, sono stati scaturiti da diversi pensieri, del tipo che ho solo 18 anni e non posso trovare ora un ragazzo che starà con me per il resto dei miei giorni, però al contempo penso che se dovessi perdere il mio ragazzo attuale ci starei davvero male, e soprattutto non so se troverò mai qualcun altro come lui. Ormai questi sogni e questi pensieri mi tormentano ed io non so che fare.. ho iniziato a pensare anche che questa situazione possa essere scaturita anche dal trauma che ho subito quando i miei genitori hanno divorziato bruscamente. Ormai non so più cosa pensare e vorrei il parere di un esperto. Mi scuso per la lunghezza di questo testo, ma spero vivamente che mi riusciate ad aiutare, grazie in anticipo!Ps. In passato andai da una psicologa per una sorta di rabbia repressa che avevo acquisito con il divorzio dei miei genitori e passai la prima seduta a piangere a dirotto ed a singhiozzare, come se stessi passando l'inferno, ma so benissimo che c'è di peggio.. e comunque dopo non andai più, perché sentivo che i pensieri dovevano essere solo miei e di nessun altro, il che è un altro controsenso visto che ora sto scrivendo qui, ma son dettagli..La risposta
Cara Diciottenne,essere confusi direi che è una condizione inevitabile quando si parla di sentimenti importanti che, come tu riferisci, stai sperimentando per la prima volta.Certamente l’esperienza della separazione dei genitori è stata dolorosa ma non credo che ad oggi ti troveresti in una situazione diversa se tutto ciò non fosse successo. Voglio dire che i tormenti amorosi, ci riguardano tutti e siamo sempre in conflitto tra un desiderio ed un altro. Ora che hai trovato una relazione stabile e appassionata, ti chiedi “forse vorrei una vita avventurosa e movimentata!” ben sapendo quanto magari hai sofferto in passato. E poi sei proprio sicura che l’instabilità, l’incertezza siano avventurose? O soltanto molto banali e ripetitive?Intendo dire che immergersi nell’amore e in una relazione è veramente inquietante e talvolta ci ritraiamo. Le turbolenze emotive ci spaventano e la tendenza è fuggire in qualche scappatella che, quasi sempre, risulta essere insoddisfacente. Forse dovresti chiederti cosa vuoi veramente e certo la fantasia non può essere imbrigliata o repressa ma lungi dal trasformarla in una realtà, o in una azione concreta. Fantasticare, se non diventa troppo, ci serve per ampliare i nostri orizzonti e ci fa sentire più liberi. Questo significa che le fantasie sono tue e basta ma gli interrogativi da porsi sono, “cosa voglio veramente? o cosa sono in grado di tollerare ?”Auguri
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