Situazione di stress emotivo
Buon pomeriggio, mia figlia minore di 21 anni è stata per 10 mesi insieme ad un ragazzo 25enne. Lui mi piaceva moltissimo come persona, serio, responsabile, educato e soprattutto sensibile veramente in una maniera squisita. Poi lei ha cominciato a dimagrire, è diventata stressata e siamo dovute ricorrere ad una nutrizionista per recuperare il peso perduto (7-8 chili in pochi mesi!).Nel frattempo in cui dimagriva ha anche lasciato il ragazzo dicendo di non esserne più innamorata. Io l'ho presa malissimo! Ma come, non più innamorata dopo pochi mesi di un ragazzo così perfetto! Non ho saputo accettare la cosa, oltretutto io e il ragazzo ci eravamo molto affezionati, lui durante il fidanzamento parlava spesso con me chiedendomi consigli o interessandosi alle vicende di tutta la mia famiglia. Ora sono passati 7 mesi, mia figlia sta meglio, ha recuperato il peso, ma ilragazzo si è chiuso sempre più in se stesso, io lo vedo sempre perchè frequentiamo lo stesso circolo ricreativo e oltretutto ci scriviamo via whatsapp raccontandoci le nostre giornate e condividendo i nostri malesseri. Ci vogliamo un bene sincero e disinteressato, ma questo mi fa stare male perchè se vedo che lui non è sereno non sono serena neanch'io, lo penso sempre e desidererei sopra ogni cosa al mondo che mia figlia si innamorasse ancora di lui e io potrei riaverlo tra di noi, mi faceva sentire così bene! Non è una situazione normale, vero?La risposta
Sono contenta che lei abbia coscienza del rapporto disfunzionale che sta intercorrendo fra di voi.Credo sia importante che lei si confronti con uno psicoterapeuta per capire cosa sta trasferendo su di lui. Solitudine, mancanza di ascolto?, vuoto? Cerchi anche di capire come mai sua figlia proprio mentre viveva la sua storia con un ragazzo perfetto abbia reagito con una somatizzazione così importante. Forse si era costretta alla relazione per farle piacere? Noi viviamo sentimenti che spesso sono solo il frutto di bisogni o proiezioni credo sia importante per tutta lafamigliacapire per riuscire a vedere il tutto un modo più oggettivo
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