La risposta

Dieta e menopausa - Raffaela Giachero Dott.ssa Raffaela Giachero

La pancia gonfia in menopausa e premenopausa è un problema legato alla presenza di più fattori; dal rallentamento della motilità intestinale all’aumento della produzione di gas, fino all’accumulo di grasso a livello addominale. ALTERAZIONI ORMONALI – Innanzitutto, bisogna considerare il fisiologico gonfiore legato alle alterazioni ormonali; livelli più elevati di estrogeni favoriscono una maggiore ritenzione idrica. DISBIOSI – Invecchiando, il disequilibrio della flora batterica contribuisce al gonfiore della pancia. Inoltre, il fisiologico rallentamento del metabolismo basale della donna dai 40 anni in poi, influisce sulla funzionalità e la vitalità della microflora batterica intestinale. Con l’invecchiamento, la flora batterica tende a mutare e a diminuire in vitalità. L’assunzione di yogurt può aiutare a riequilibrare la flora batterica. Una dieta ricca di carboidrati o non sana e il fisiologico rallentamento della motilità intestinale dovuto all’età, porta ad un aumento dei processi di fermentazione e quindi a una maggiore produzione di gas. ALIMENTAZIONE – L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei problemi di gonfiore addominale. Quello che si mangia può favorire direttamente l’aumento del gonfiore addominale. Cibi come il cavolfiore, le verze o le rape gonfiano, ma anche i carboidrati semplici possono alterare la flora batterica o venire digeriti male in assenza di enzimi specifici, causando così gonfiore.  ATTIVITÀ FISICA – La vita sedentaria può favorire il gonfiore della pancia. Il movimento in menopausa è una fonte di benessere che migliora varie funzionalità degli organi, come l’intestino. Fare una bella camminata è un’abitudine quotidiana efficace contro la stitichezza e il gonfiore addominale come anche mantenere tonici i muscoli dell’addome previene e limita anche la pancia gonfia.