Sentirsi soli

gentile dottore, sono in una situazione strana, ho 54 anni e mi sento sola ma in realta sola non sono. Sono sempre con persone. Attualmente non ho un compagno ma un ex marito con il quale vado d'accordo come fossimo fratello e sorella, un figlio con la compagna che frequento regolarmente e tre amiche fidate, oltre a cognati e nipoti e parecchi altri conoscenti che vedo per via del mio lavoro ma mi capita di sentirmi sola. Per quanto abbia questi punti di appoggio, mi manca un affetto, una storia mia, non dormire nel letto da sola. Non mi fido dei social o delle agenzie matrimoniali e non vedo come fare in sicurezza nuovi incontri e questo mi sta buttando giù il morale. Cosa posso fare? Grazie

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Gentile Signora,La ringrazio per aver condiviso i suoi sentimenti e per averci aperto una finestra sul suo mondo interiore. Il senso di solitudine che prova, nonostante sia circondata da persone, è un sentimento complesso e assolutamente legittimo, che merita attenzione e comprensione.La solitudine emotiva, ovvero quella sensazione di mancanza di un’intimità profonda e significativa, può emergere anche in presenza di diverse relazioni sociali. Questo tipo di solitudine non riguarda tanto il numero di persone che ci circondano, quanto la qualità e il tipo di connessioni che abbiamo con loro. Il desiderio di condividere la propria vita con un partner, di non dormire da sola nel letto, è un’espressione di questa ricerca di intimità e complicità che va al di là delle relazioni familiari o di amicizia.Il fatto che lei non si fidi dei social o delle agenzie matrimoniali è comprensibile, soprattutto considerando che la costruzione di relazioni autentiche richiede tempo, fiducia e un senso di sicurezza reciproca. Tuttavia, vorrei incoraggiarla a non chiudere completamente la porta a nuove opportunità di incontro. A volte, le attività che riflettono i nostri interessi personali, come corsi, hobby, volontariato o gruppi di discussione, possono offrire spazi sicuri e stimolanti per incontrare nuove persone che condividono valori e passioni simili.Inoltre, potrebbe essere utile esplorare, magari con l’aiuto di un terapeuta, quali aspetti della sua vita attuale potrebbero essere migliorati per ridurre il senso di solitudine, lavorando su autostima, apertura verso gli altri e la capacità di godere della propria compagnia. A volte, la solitudine può essere anche un invito a riconnettersi con se stessi, a scoprire nuovi interessi o a riscoprire parti di sé che magari sono state trascurate.Nella mia pratica clinica, ho avuto l’opportunità di assistere persone che si trovavano in situazioni simili alla sua, e spesso abbiamo lavorato insieme per trovare nuovi modi di connettersi con gli altri, riscoprendo la propria capacità di instaurare relazioni significative e soddisfacenti. Questo percorso può portare a una maggiore consapevolezza di sé e aprire nuove prospettive nella ricerca di un compagno di vita.Mi auguro che queste riflessioni possano offrirle qualche spunto utile e che possa trovare la via per superare questo momento di solitudine, scoprendo nuove opportunità di connessione e affetto nella sua vita.Cordiali saluti,Federico BaranziniPsichiatra e Psicoterapeuta a Milano

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