Richiesta consulto
Le sottopongo il caso di mio figlio Alessandro, affetto da autismo infantile di anni 42, che dal 2001 in ambienti esterni alla famiglia come il Centro diurno disabili di Cusano Milanino che frequenta giornalmente manifesta la necessità di ingerire mozziconi raccolti ovunque o sigarette intere.Dopo aver consultato varie strutture sanitarie si è seguita come unica terapia la somministrazione di 200 mg di Risperdal con cadenza giornaliera, senza peraltro ottenere alcun tipo di risultato positivo.Poiché tale comportamento continua a persistere con evidenti pericoli per la salute, mi appello alla sua cortesia affinché tramite un esame diretto possa fornirmi cortesi indicazioni sulle terapie o su eventuali rimedi farmacologici che possano agire in modo positivo su tale atteggiamento comportamentale.Le preciso che, dal marzo di quest'anno abbiamo deciso in accordo con il personale del CDD, di soministrarle al mattino prima della colazione una sigaretta al fine di attenuare quei comportamenti che lo penalizzano nelle quotidiane attività che svolge al CDD.Le preciso che Alessandro segue una cura antiepilettica consistente nell'assunzione giornaliera di 2 pastiglie di Mysoline da 250 mg, e 3 pastiglie di Lamictal da 100 mg.La ringrazio sin d'ora per l'attenzione che vorrà accordare alla mia richiesta e le porgo i miei migliori saluti. Cesare Moretti tel. 348 3545730La risposta
Invece della sigaretta perchè non provare a somministrargli nicotina con i preparati che servono alla disassuefazione dal fumo?Provi a parlarne coi dirigenti del CDD e con i medici che dirigono tale struttura e se loro concordano potreste provare a fare un simile tentativo, che, comunque, espone a minori rischi suo figlio..
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