La risposta

Medicina generale - Maurizio Hanke Dott. Maurizio Hanke

Come saprà le infezioni prostatiche sono molto resistenti alle terapie antibiotiche  che tentano di eradicare i germi responsabile. La prostata sembra essere “sequestrata” al normale flusso sanguigno-linfatico per cui la concentrazione degli antibiotici risulta inferiore a quella che avviene in altri organi e la terapia produce effetti inferiori alle aspettative. Inoltre dalla descrizione dei sintomi che lei fa sembrerebbe che nel suo caso ci sia anche una diffusione della infezione alle parti più basse delle vie urinarie raggiungendo  l’uretra anteriore. Credo che sia opportuno sottoporsi ad una attenta visita di un urologo che potrebbe inquadrare compiutamente tutta la sua sintomatologia e formulare una diagnosi più completa e la conseguente strategia terapeutica.