La risposta

Altro Starbene Risponde x

le cose urgenti non sono mai le cose importanti. questa frase presa da Eisenhower è diventato un vero e proprio metodo per dividere il lavoro in importante e non urgente, non importante e non urgente, non importante e urgente, importante e urgente.se noi non facciamo le cose importanti quando vanno fatte e le cose non importanti quando vanno fatte, noi non dovremo mai trovarci di fronte la dilemma di dover fare cose  non importanti che sono diventate urgenti a scapito di quelle importanti.se è interessato, su tecniche nove ho fatto un fad sul burnout in cui parlo di queste cose.lei ha praticamente detto la soluzione al suo problema: ridefinire i suoi impegni in base al tempo che ha e all’importanza delle cose da fare.questo è quello che deve fare: fare un elenco delle priorità e decidere quello che può fare e quello che non può fare.forse deve accettare di lasciar andare qualcosa: non si può fare tutto e non è tutto indispensabile. c’è bisogno di una programmazione della sua formazione lavorativa e personale in cui lei possa dare il tempo necessario a tutto ciò che ritiene importante. si ricordi che le urgenze, arrivano sempre all’improvviso e si incuneano sulla programmazione definita.proprio per questo, non vanno mai coperti tutti i tempi, gli orari, i giorni disponibili, ma vengano lasciati dei “buchi” da riempire all’ultimo momento: è importante che un’urgenza non stravolga la propria routine.nel suo caso può anche scusarsi, ma essendo la seconda volta che succede, deve accettare di non essere creduto affidabile.essere affidabili significa onorare sempre gli impegni presi.quando questo non avviene è perché noi non siamo chiari né con gli altri né con noi stessi: dobbiamo essere onesti e chiederci se quell’impegno me lo posso permettere o no.tenga conto che è più rispettoso rinunciare ad una cosa che iscriversi e poi dover rinunciare: il lavoro degli altri è importante quanto il suo.buona vitaalessandro