Panico

Avevo scritto una domanda e avuto risposta, ma non potevo scrivere tutta la storia sulle mie patologie in breve e sul panico, perchè sarebbe troppo lungo il discorso. Volevo solo qualche consiglio pratico come affrontare l'agorafobia e panico quando esco. Ma aggiungo altre informazioni in breve, sono donna di 47 anni non sposata,, ho ansia e leggera depressione da 15 anni per problemi e stress famigliari causati da padre.Anni alternati da benessere e ansia.Nel 2012 arriva agorafobia forse per colpa di stress da parte di due parenti e dal trauma della morte di mia madre di 31 anni fa.Dal 2013 è peggiorato tutto, sono in cura da tre anni prima da neurologi e poi da psichiatra, sono curata per l'ansia ma per agorafobia con ansiolitico e psicofarmaco che funzionano abbastanza bene,il mio problema principale non è l'ansia in se ma il problema dell'agorafobia che non mi da libertà di uscire e risolvere i miei problemi con i miei disturbi e andare a fare le visite di controllo o altre visite, non mi è stato possibile trovare psicoterapeuti pubblici in 15 anni non me l'hanno mai fatta fare e anche perchè c'è carenza di specialisti o carenze per tagli alla sanità e a privati non posso andare,e con psichiatra pubblico con solo una seduta non ho potuto parlare dell'agorafobia. In generale l'agorafobia forse mi viene perchè ho accumulato con gli stress dovuti da molti anni la paura delle persone e di conseguenza di uscire causati da padre e parenti cattivi e atti di bullismo in passato. Negli anni scorsi con l'agorafobiaero migliorata e riuscivo ad uscire, Dall'anno scorso i miei parenti stressi mi hanno fatto capire che senza dirlo apertamente ma arrabbiandosi e criticandomi, che non vogliono aiutarmi e me la devo vedere io, non mi devo appoggiare a loro (solo qualche passaggio con auto per esami medici, l'ultima volta che mi sono confrontata con questo fatto mi era venuta forte vertigine e attacco di ansia che non mi veniva da tre anni, da sempre ogni volta che vedo i miei famigliari che non vivono con me mi viene l'ansia perchè mi ricordano il passato quando loro non si comportavano bene con me..L'anno scorso chiedevo consiglio al mio medico ma non lo voglio disturbare più perche vede che sono ansiosa. E' come se mi sentissi sola al mondo solo un fratello e una sorella con cui vivo mi aiutano.Il messaggio di prima.PanicoSono in cura per ansia e ho leggera pressione e l'ansia vera e propria è leggera, Dal 2012 ho agorofobia con panico e da tre anni ci sono periodi che va meglio e altri no, ho fobia ad uscire e delle persone.Da metà giugno è peggiorato e non riesco a uscire dal mio palazzo, alcune volte c'è la facevo ma facevo pochi metri vicino casa insieme a mia sorella. Ultimamente accade che quando penso di provare ad uscire mi viene ansia anticipatoria e quando provo ad uscire mi viene un pò di panico, oppure s eil pomeriggio faccio la doccia mi viene il panico, la mattina no. Ora sono due giorni che quando provo ad uscire o non ci riesco mi si stressa la testa ed entro in confusione e mi fa deprimere forse perchè non ci riesco, avviene sempre di pomeriggio. In questi mesi dovevo andare dallo psichiatra ma non ci posso andare perchè non ho nessuno che mi accompagni con auto, ma se non miglioro non so se ci riesco, negli anni passati quando cercavo di migliorare ad uscire ci riuscivo, ma dall'autunno scorso mi vengono questi peggioramenti e questo panico che però non è forte. Altre volte capitava che aspettavo un pò di giorni e quando ero tranquilla uscivo, prima chiedevo consigli al mio medico diceva che se mi viene panico non uscivo.Poi ho pensato di provare ad uscire di mattina quando la mente è ancora mezza addormentata. In generale sono tranquilla ma quando mi vene questo panico peggioro. Mi date qualche consiglio cosa posso fare. Già prendo ansiolitico che serve per panico e agorafobia. Grazie.

La risposta

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Cara Signoranon demorda e insista nella ricerca di uno psicoterapeuta con il quale lavorare per sbrogliare una situazione complessa e dolorosa. Purtroppo, non esistono scorciatoie per affrontare i nostri dolori o per trovare una via per convivere con essi. Non perda tempo ad arrabbiarsi e litigare e concentri maggiormente le sue forse e energie- anche se poche, nella ricerca di persone incoraggianti che l’aiutino a credere in una possibilità di cambiamento.Coraggio

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