Linfonodo inguinale gonfio

Salve dottori, sono una ragazza di 25 alta 160 cm e che pesa 48 kg. Da tempo immemore soffro di ipocondria veramente accentuata, a tal punto che nei momenti di stress più forte ho attacchi di vomito incontrollati e talvolta svenimenti. Sono in cura già da qualche anno e attualmente sto prendendo come antidepressivo l' Elopram. La domanda che però voglio rivolgervi non riguarda il mio stato di salute mentale, bensì la mia salute fisica attuale. Fino ad una settimana fa stavo fisicamente bene come sempre, non avevo alcun sintomo particolare e anche a livello emotivo mi sentivo relativamente tranquilla. Poi il disastro: sono andata a dormire e, prima di addormentarmi, mi sono casualmente toccata l' inguine sinistro e ho scoperto di avere un linfonodo gonfio, indolore e di forma liscia, duro al tatto ma mobile. In preda al panico ho immediatamente fatto delle visite mediche da due medici di base diversi ed entrambi, palpandomi, mi hanno detto di non preoccuparmi, di svolgere l' emocromo se voglio sentirmi più tranquilla e, se tra un mese dovesse presentarsi ancora gonfio, di fare un' ecografia. Ma i loro pareri non mi hanno per nulla confortato e sto vivendo costantemente con uno stato di ansia addosso da non riuscire più a dormire e ad avere attacchi di panico praticamente continui. Nemmeno l' antidepressivo sembra più svolgere il suo effetto. Io non ho avuto alcuna influenza né tantomeno infezione negli ultimi tempi e per questo temo il peggio. Premetto che quando avevo 5 anni mia sorella maggiore si è ammalata di leucemia e questa cosa mi ha segnata profondamente a livello psichico. Ho sempre il terrore di potermi ammalare di qualcosa....Vorrei chiedere se il mio allarmismo è necessario e devo andare avanti nelle analisi, ma non riesco davvero ad essere più serena come prima. Ringrazio chiunque mi risponderà.

La risposta

avatar Medicina generale - Maurizio Hanke Dott. Maurizio Hanke

Una linfoadenopatia singola ed isolata non può generare preoccupazione eccessiva e il parere dei due medici che ha interpellato è corretto. Segua il loro consiglio e non accentui lo stato ansioso con eccessive preoccupazioni.

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