Il malato di Parkinson deve seguire particolari regole alimentari?
La risposta
Sì, vi sono alcuni accorgimenti che devono essere seguiti. Il paziente in terapia con levodopa dovrebbe spostare l’introito di proteine di origine animale alla sera, senza ridurre l’apporto calorico totale. Una dieta a basso contenuto proteico a pranzo migliora, infatti, l’efficacia della terapia farmacologica. La levodopa deve essere assunta a stomaco vuoto, 30-60 minuti prima del pasto, in quanto viene assorbita nel primo tratto dell’intestino tenue, sfruttando un meccanismo di trasporto attivo specifico per gli aminoacidi neutri, provenienti dalle proteine ingerite con il pasto. Queste ultime competono con la levodopa e ne riducono le quantità assorbite, con ripercussioni cliniche. Occorre inoltre tenere presente che la riduzione del movimento (acinesia) che caratterizza la malattia di Parkinson coinvolge anche il tratto intestinale, con conseguente stipsi. Sarebbe pertanto opportuno per il paziente parkinsoniano bere almeno 1,5 l di acqua al giorno e mangiare grandi quantità di frutta e verdura fresche.
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