Guardare sempre l'altro sesso può essere patologico?
Buongiorno dottore avrei bisogno di una sua seria valutazione in merito ad un atteggiamento del mio. Le spiego: circa 2 mesi e mezzo fa, ho conosciuto su facebook un giovane uomo (di 43 anni. Io ne ho 44). Ci siamo conosciuti instaurando un bel dialogo (sempre corretto e pulito). Poiché io sono di Roma e lui abita al nord, abbiamo deciso di incontrarci di persona. Mi è venuto a trovare, quindi, 2 volte a Roma ed ha pernottato, ogni volta, per 3-4 giorni. La prima volta ha dormito da solo. La seconda, abbiamo dormito insieme.Durante queste giornate mi sono accorta uscendo in pubblico (per strada, al ristorante) che, nonostante si dichiari (e in questo gli credo perché è dolce, e presente attraverso quotidiani ripetuti sms, telefonate, videochat ecc...) INNAMORATO veramente, quando ci sono attorno a noi presenze femminili (tranne quelle proprio anziane) lancia nei loro confronti degli sguardi fugaci, a volte però anche ripetitivi, indistintamente (cioè belle, brutte, bianche o nere, volgari o semplici, magre o grasse, giovani o più adulte). Non fa commenti però lo noto osservarle un po' tutte, nel vero senso della parola. Premetto che tra noi piano piano oltre ad un sentimento reciproco c'è anche un feeling sessuale appagante. Infatti, da questo punto di vista, non ho alcuna colpa visto che, a detta sua (e anche qui gli credo) lo attiro molto. Le premetto che lui è separato da circa 2 anni abbondanti. Ha 2 figli piccoli che adora. Con loro ha un buon rapporto e vivono con la moglie. Non so se questo atteggiamento lo aveva anche con lei (non posso fare un riscontro). So solo che lo ha lasciato e ha deciso di rifarsi un compagno quando lui gli aveva all'inizio dato la possibilità di riprovare per riunire la famiglia. Comunque questo suo fare non lo colpevolizza quasi a non rendersene conto o comunque a non volergli dare la mia stessa importanza. Si dichiara di avere sani principi e di non aver mai tradito la moglie con cui è stato sposato diversi anni (circa 6). Nella sua vita, lui dichiara inoltre di aver avuto rapporti sessuali soltanto con la moglie (visto che sono stati fidanzati sin da giovani. Si conoscono da circa 20 anni). Le chiedo dunque: se un uomo (innamorato e contento della sua donna anche dal punto di vista sessuale) quasi impulsivamente guarda sempre le altre donne attorno, anche in presenza della donna che ama nonostante sappia di essere corrisposto e nonostante sappia del disagio che il suo comportamento crea è UN UOMO semplicemente da allontanare (come già ho fatto da qualche giorno) oppure è come alcune ninfomani un procacciatore di sguardi (al maschile, per intenderci). In questo caso è un atteggiamento che volendo si può correggere o è un qualcosa di innato, irrisolvibile perchè proprio della psiche della persona. Lui questa cosa tende a sminuirla. A volte l'ha pure negata o comunque c'ha un po' provato. Io nel dubbio che sia un paravento l'ho voluto al dunque lasciare. Lui sembra soffrirci ma a questo punto vorrei capire seriamente se questo atteggiamento quasi veramente meccanico ed, impulsivo può essere trattato oppure no.Rimango in attesa di una sua risposta.Grazie.La risposta
Come sempre, è difficile parlare a grandi categorie. Questo perché non è corretto far rientrare una persona in una categoria precisa. Detto questo, mi pare che il problema non sia tanto nel numero e nell’insistenza degli sguardi, ma piuttosto sul significato di quell’interesse. Se è evidente la presenza di sguardi fugaci, forse è la necessità di guardarsi intorno dopo una vita comunque monogamica. Se invece gli sguardi sono pressanti e fissi (quello che si dice “spogliare con gli occhi”) in effetti esiste qualche interesse in più. Non potendo però essere certa di quale sia il suo caso, le consiglio di non essere prevenuta, di contenere questo interesse e magari anche chiederne il motivo. Peraltro una persona la si conosce nel tempo. Quindi dia a lui e si dia lei il tempo necessario.
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