Gatto o no
Buongiorno. Mi chiamo Alessandra e ho 28 anni. Sono single da anni e ho sofferto per alcuni anni di anoressia. Il disturbo è stato curato con terapia psicologica e medica (dietologo) ma son onesta vedo in me alcuni "schemi" aderenti alla malattia. Vivo sola a 30 km dalla mia città di origine dove abita la mia famiglia. Non mi posso lamentare. Ho il mio lavoro a tempo. Indeterminato mi son laureata con ottimi voti. Viaggio molto e mi mantengo completamente. Ho la mia auto e vado nel weekend dalla mia famiglia perché mi sento meno sola. Ho passione per diverse cose e pratiche e piu' " filosofiche". Non sento delle carenze attualmente. Posto questo preambolo....desidero un gatto. Una compagnia...due anni fa ho preso un cane cucciolo. Avevo preso una razza costosa e rara in Italia andando fino a milano (350 km da casa mia) poi son rimasta subito delusa dal fatto che il cane non mi dava affetto ma anzi mi esauriva....non apprezzavo il fatto che mi stesse addosso la sera quando tornavo da lavoro. Ho avuto altri gatti e so che son animali speciali. Credo di essere abbastanza autocritica con me stessa e mi rendo conto ch3 ho lati del mio carattere spigolosi. Questo è dovuto a alcune amarezze legate a relazioni sentimentali e di amicizia finite non bene. Mi aspettavo dal cane troppo...come se dovesse colmare il mio vuoto....invece mi son sentita ancora più sola e in difficoltà. A questo punto che sento di nuovo il bisogno di avere un pet da compagnia vorrei chiedere un parere a un esperto e vorrei chiedere come ragionarè se è una idea valida o no x me. La mia giornata è uscire alle 8 rientrare alle 21. A volte x pranzo torno a casaCol cane la difficoltà fu non la parte pratica di portare a far passeggiate ma la parte morale. Oltre alla modalità troppo appiccicosa trovavo poco discreto l animale e non avevo 1 minuto più libero x me. Sto valutando un siamese perché mi piace molto. Dicono sia un gatto speciale. Il mio secondo dubbio è...potrà abituarsi a seguirmi al guinzaglio o trasportino nel weekend?Ringrazio già la vs cortese attenzione e rispostaLa risposta
Buonasera Alessandra.Inizio sibito con il dirle che il problema a mio avviso, non è nel cane, nel gatto, in un fidanzato o in qualcosa che sia altro da se. Mi creda se le dico che la situazione va valutata invece partendo proprio da se stessa, dalle dinamiche affettive e dalla difficoltà a dare e ricevere afferrò, problema che emerge anche nei disturbi alimentari. Non cerchi altre spiegazioni che non siano nelle problematiche affettive che forse sono una precarietà ormai da anni. Consulti uno psicoterapeuta esperto e di fiducia e vedrà che sarà possibile capire il vero problema.
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