La risposta

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Il nostro collo, come tutte le componenti del nostro corpo, è stato progettato per il movimento. Le nostre attività quotidiane ci obbligano invece a mantenere posizioni del capo fisse: lavoro al computer (magari con lo schermo posto di lato), molte ore alla guida, lavoro alla scrivania… tutte posizioni che obbligano la muscolatura a mantenere una contrazione prolungata, che la pone in condizione di sforzo continuo e in posizione fissa. Questo produce uno “stress” sul muscolo, che si traduce in dolore.Tali posture scorrette possono non solo avere effetto dannoso sulla componente muscolare del collo, ma causare anche microlesioni a livello del disco intervertebrale, delle articolazioni e dei legamenti. Oltre l’80% dei casi è provocato da una di queste cause, che generano il quadro clinico definito come “cervicalgia meccanica”.Esistono poi una serie di problematiche legate a eventi traumatici o ad altre cause, e che talvolta possono richiedere indagini diagnostiche più approfondite. Alcuni dati suggeriscono che è verosimile una correlazione tra il tipo di attività lavorativa e l’insorgere della sintomatologia dolorosa, anche se attualmente non è possibile identificare con sicurezza delle categorie a rischio.