Ernia iatale, nervo vago e sollevamento pesi
Salve gentili Dottori, Soffro da 2 anni di gastrite cronica, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale di circa 2-3 cm. In cura con amitriptilina e pantoprazolo 20mg, sebbene PPI non sembrano efficaci ed in dosaggi superiori peggiorano i miei sintomi, così come la ranitidina. La PH-metria ha mostrato un'acidità nella norma e numerosi episodi di reflusso gassoso, e l'ultima gastroscopia un modesto reflusso biliare. I miei sintomi sono cambiati nel tempo, ed oggi non ho più pirosi retrosternale, ma principalmente forte distensione dello stomaco, gas, eruttazioni continue, dolore dietro la scapola sinistra e dolori intercostali al fianco sinistro che talvolta mi impediscono di dormire. Dieta buona, seguito da dietologa. Riesco ad avere alcune settimane di quasi benessere, con sintomi lievi, ma appena mangio qualcosa in un ristorante i sintomi peggiorano e posso stare male per giorni. Per 15 anni ho praticato body building, ma ad oggi ho perso 15KG e dimezzato i pesi con cui mi alleno. Nel tempo ho notato che alcuni esercizi come la pressa per le gambe (che aumenta la pressione intraddominale) o le alzate laterali con manubri (si solleva e abbassa diaframma nel movimento) sono dei trigger. Quando eseguo tali esercizi ho un reflusso momentaneo che poi passa, poi mangio, aspetto 2-3 ore e vado a letto. Poco dopo inizio ad avvertire movimenti rapidi nello stomaco, quasi spasmi, pressione crescente nell'epigastrio sinistro e dietro la scapola, e poi lunghe eruttazioni, così per tutta la notte. Non credo c'entri il cibo, in quanto lo stesso pasto non mi crea problemi se non ho fatto quegli esercizi. E' plausibile che l'ernia iatale, ulteriormente compressa da tali esercizi, possa irritare il nervo vago e causare tali sintomi*? Se non sbaglio il nervo vago passa per lo iato esofageo, occluso dalla presenza dell'ernia. Inoltre ho provato, per gioco, a fare il test dell'ugola e appare deviata a destra e i due archi asimmetrici, col sinistro più basso. Magari è nulla, ma mi piacerebbe farmi esaminare da un neurologo. Cosa consigliate? A parte ovviamente evitare gli esercizi che mi fanno stare male. *In letteratura medica ho trovato casi di grosse ernie iatali che causavano rallentamento del battito cardiaco e sincope (svenimento), quindi suppongo il nervo vago coinvolto.La risposta
Gentilissimo/a,Tutto ciò che aumenta la pressione intraddominale peggiora i sintomi da reflusso, in quanto favorisce lo spostamento del contenuto gastrico dall’addome, dove la pressione è alta, al torace, dove la pressione è bassa (addirittura negativa durante l’inspirazione); l’aumento della pressione intraddominale facilita inoltre lo scivolamento di parte dello stomaco in torace (ernia jatale da scivolamento); è possibile che i sintomi da lei lamentati possano essere dovuti ad una transitorio aumento delle dimensioni dell’ernia jatale proprio durante l’aumento della pressione addominale. Per quanto riguarda le alterazioni del ritmo cardiaco in pazienti con ernia jatale si pensa che questi siano dovuti a riflessi nervosi scatenati dall’irritazione della mucosa esofagea. La presenza di ernia jatale, comunque, non dovrebbe comprimere il nervo vago.
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