La risposta

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Non ci sono prove solide, ma è noto che in seguito all’esposizione al fumo gli organi, i tessuti e le cellule vengono a trovarsi a contatto con un ambiente diverso. Le oltre 4000 sostanze di cui il fumo è composto provocano cambiamenti notevoli sull’acidità, la salinità, lo stato ossidativo dei liquidi che “bagnano” e costituiscono le cellule: ci si ritrova di fatto in uno stato di equilibrio diverso, il che comporta meccanismi di compensazione da parte dell’organismo stesso. Smettendo di fumare questo equilibrio si rompe, e prima di raggiungere una nuova stabilità si possono manifestare sintomi che sono la spia di questo stato di transizione. Gli studiosi non hanno fornito dati certi sull’aumento di frequenza del raffreddore a causa della cessazione dal fumo, ma è ben noto il fenomeno di aumento della tosse che si verifica nei primi mesi.