La risposta

Altro Starbene Risponde x

Quello che le accade è normale poiché i ricordi e le emozioni sono strettamente connessi, anche dal punto di vista anatomico. Nel cervello, infatti, le emozioni hanno sede nel sistema limbico, e in particolare in una struttura chiamata amigdala, che è strettamente connessa all’ippocampo, dove hanno sede i ricordi. Per questo quando un evento ci emoziona particolarmente, nel bene e nel male, si conserva molto a lungo. Questo fenomeno è stato studiato soprattutto per gli eventi traumatici: l’emozione può essere talmente intensa che il ricordo del traumi si fissa nella memoria, e le emozioni connesse vengono risvegliate molto facilmente, anche da stimoli banali (una parola, un viso, un suono) connessi in qualche modo all’episodio scatenante. Tant’è che oggi esistono molte tecniche usate in psicoterapia per ridurre la portata emotiva dei traumi. Nel suo caso, se una persona le ha suscitato emozioni molto intense, è normale che queste si risveglino anche a distanza di molto tempo quando la rivede, oppure anche soltanto quando la pensa. Capire invece se l’altra persona prova le stesse emozioni che proviamo noi non è facile, anche perché molte persone – e forse anche lei – sono abili nel nascondere le proprie emozioni.