Come posso liberarmi della "rabbia"che ho ancora dentro di me. Ho vissuto con un narcisista perverso.
Dopo quasi 17anni tra separazioni e ricongiungimenti, ho lasciato definitivamente il mio compagno perché la mia vita è stata letteralmente sconvolta, senza che io, inizialmente, me ne accorgessi. Ho terminato di leggere un libro intitolato " I narcisisti perversi e le unioni impossibili", scritto dallo psicologo-terapeuta, Enrico Maria Secci e devo dire che mi ha colpito tanto perché in ciò che ho letto ho ritrovato il comportamento attuato dal mio ex compagno....ha gestito la mia vita in tutto e per tutto, non potevo avere più un mio pensiero perché tutto ciò che dicevo erano"parole senza senso",tutte le mie amicizie non valevano nulla e soprattutto odiava il mio ex marito, padre di mia figlia che attualmente ha diciannove anni, reo del fatto che è sempre stato una persona educata, disponibile è che il nostro rapporto dopo divorziati, fosse ottimo. C'è da dire che anche lui, divorziato, ha un rapporto ottimo con la sua ex moglie, solo che a lui era consentito tutto mentendo, mentre io non dovevo neppure salutare il padre di mia figlia. Per tantissimi anni mi ha promesso ( una casa, rifarci una famiglia) , ma ho capito, forse dopo tanti anni, che a lui tutto ciò non interessava.....mi aveva chiesto di sposarlo almeno dieci volte, piangendo, ma era solo apparenza. Nel 2008 aspettavo un figlio da lui......mi ha abbandonato lasciandomi da sola....Il risultato è stato aver preso la decisione di abortire perché il fatto che lui mi avesse voltato le spalle, mi ha reso una donna senza più la forza neanche di reagire.....alienata al cento per cento , mi sono subito pentita, ma l'atrocità ormai l'avevo già compiuta.Dopo sette mesi l'ho perdonato. NON È CAMBIATO NULLA, scuse, pianti, promesse....Tutto vano. Le bugie erano all'ordine del giorno, mi teneva nascosta anche le banalità.....dopo l'ennesima balla scoperta ho deciso definitivamente di chiudere il rapporto malato. Sono trascorsi tre mesi, però ancora dentro di me c'è molta rabbia......Ho cercato di contattare il dott. Secci, ma è impegnato fino alla fine di febbraio del 2016. Ho pensato che lui capisca molto bene ciò che ho passato in questi lunghissimi anni di angherie, di non rispetto, sia come donna, come madre. La mia storia è troppo lunga per poter descrivere ciò che mi è successo.....sono stata in cura anni fa, ma non ero ancora, forse consapevole di chi avevo al mio fianco. Con queste righe forse scritte di getto senza una cronologia esatta, vorrei sapere e avere delle parole per aumentare la mia autostima nell'andare comunque avanti nella vita, ho quasi 47 anni........grazie . Sabrina.La risposta
Carissima, capisco perfettamente ciò che lei ha vissuto è stata vittima di una violenza psicologica continuata e perversa, il suo compagno nutriva il suo ego con la sua dipendenza ed il suo schiacciamento. Credo sia arrivato per lei il momento d’intraprendere la sua psicoterapia con un terapeuta che sia abilitato all’uso dell’EMDR poichè è vero che lei è stata vittima di violenza ma evidentemente lei ha proiettato sul l’accettazione di questo individuo il suo “andar bene”. Come lei giustamente individua ha bisogno di costruire la stima in se stessa sciogliere i nodi che non hanno permesso questo, e che invece l’hanno tenuta legata al suo persecutore. La rabbia che lei prova rischia d’indebolirla va rielaborata per divenire distacco.È stata fortissima a distaccarsi da questo personaggio ignobile ma segua il percorso che le ho indicato altrimenti rischia di ricadere nella trappola.anche io io ho scritto un libro sulla violenza delle donne donne Femminicidio se vuole le può leggere, ma non sono le letture che ci portano fuori dai nostri meccanismi autodistruttivi, possono essere utili a farci accendere la lampadina, cosa fondamentale, ma poi dobbiamo elaborare i nostri “perché”in bocca al lupo
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