Anticoagulanti non inibitori vitamina K

Mio marito è in TAO (Warfarin) per problemi legati ad una passata aritmia. A causa delle difficoltà che ha a stabilizzare l'INR e soprattutto per le limitazioni alimentari (ama molto pesto, e tutte le verdure a foglia larga) vorremmo avere informazioni in merito agli anticoagulanti alternativi, non inibitori della vitamina K. Sappiamo che non sono prescrivibili in tutti i casi, quali considerazioni vanno fatte per capire se siano utilizzabili? Ci pare che i medici che lo hanno in cura (pelraltro bravi) siano "tradizionalisti", al riguardo... Grazie Daniela Farolfi

La risposta

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I nuovi antiacoagulantibirali, cosiddetti NAO, hanno delle limitazioni, per ora, alla prescrizione principalmente per problema di costo.  La loro efficacia è dimostrata superiore agli anticoagulanti tradizionali. Lo specialista puonprescriverli, solo lo specialista ospedaliero, sevsussistono problematiche tipo: difficoltà a mantenere il livello di INR stabile, difficoltà logistiche a recarsi a fare il prelievo, recidiva di ictus in corso di TAO… Per questo deve valutare la situazione con il suo specialista. 

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