Ansia dopo la morte di mio padre.
Buongiorno, Tre mesi fa è morto mio padre, malato di Alzheimer. L'abbiamo curato amorevolmente a casa fino all'ultimo giorno. Non è stato per niente facile per 4 lunghi anni e l'ultimo a dir poco carico di sofferenza. La malattia però è servita ad avvicinarmi a lui con il quale non ho mai avuto un grande rapporto. Poco dopo la sua morte una notte mi sono svegliata agitata con il cuore che batteva a mille e con la sensazione di non riuscire a respirare... ma non ho dato molto peso a questo episodio. Poi il 2 maggio sono dovuta “scappare” dall'ufficio perchè non riuscivo a respirare... da lì è esplosa la mia ansia con tutti i suoi sintomi (mani sudate, tremori, mancanza d'aria, peso sullo stomaco e difficoltà di respiro dopo mangiato, sussulti durante il sonno, panico, ….). Tutto ciò mi ha creato talmente tanto disagio che mi sono dovuta mettere in malattia. Ora mi sto curando con ansiolitici e un po' va meglio. Però ho spesso la sensazione di avere un peso sullo stomaco e che mi manca il respiro soprattutto quando parlo con la gente... Potete suggerirmi qualche rimedio. Grazie RobertaLa risposta
Cara Roberta, l’esperienza del lutto particolarmente quella legata ai propri genitori, è generalmente traumatica. Lei sapeva che suo padre era anziano, anche se magari non così anziano, sapeva che la morte sarebbe stata un’esperienza possibile, era una possibilità. Ciononostante, non era pronta, non se l’aspettava. Ancora di più proprio nel momento in cui aveva scoperto una persona diversa, un padre magari non più duro ma fragile e bisognoso al quale accostarsi con più facilità. Attraverso le su parole si può ipotizzare che qualcosa non sia stato chiarito tra voi, forse avrebbe voluto più tempo da passare insieme. Allo stesso tempo, data la fatica e la pena provata, la terribile sofferenza che suo padre ha provato, ha pensato che sarebbe stato augurabile una fine a tutto questo. E ora ? E ora che le si affollano tanti pensieri ed intense emozioni, con chi condividerle? Cara Roberta, proprio perché la morte dei genitori riguarda inevitabilmente la nostra identità e la nostra storia, se pensa che il sollievo dato dai farmaci non sia sufficiente, si rivolga ad uno specialista che può trovare nei servizi territoriali della sua zona oppure a qualcuno che faccia al caso suo. Non esiti, ne trarrà sicuramente beneficio.
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