La risposta

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rto, è possibile. La  malattia coronarica di suo fratello probabilmente era sulle due coronarie “trattate” con angioplastica ed era una lesione lunga, tanto da richiedere più stents per poterla mettere in sicurezza.Non necessariamente vi è un danno al cuore, inteso come muscolo cardiaco. Probabilmente l’avvisaglia avuta da suo fratello, ossia un infarto NSTEMI, cioè una sorta di “minaccia” di infarto, può non avere danneggiato il muscolo. Diciamo che siete arrivati in tempo. A questo punto il numero di stents messi non ha importanza. Sarà importante controllare molto bene i fattori di rischio, quali sovrappeso, ipertensione, colesterolo (tenendo LDL ossia colesterolo cattivo sotto al valore di 100 mg/dl, sedentarietà e eventuale diabete. Ovviamente dovrà astenersi dal fumo. Questo percè anche gli stent possono chiudersi, e le cronarie ammalarsi in atri punti. Quindi ora oltre ai farmaci sarà suo fratello a doversi prendere cura del suo cuore.