La risposta

Altro Starbene Risponde x

Un evento cerebrovascolare può avere sviluppi diversi: se il paziente presenta lesioni più estese o un decorso aggravato da complicazioni di vario tipo, risulta difficile superare la fase acuta della malattia e la morte sopraggiunge nelle prime settimane, ma se invece il paziente riesce a superare tale fase, le possibilità di recupero variano in relazione all’estensione della lesione e alla funzione svolta dall’area dell’encefalo colpita. In alcuni pazienti residuano soltanto disturbi lievi, che con il tempo divengono quasi trascurabili, mentre altre persone portano gravi segni della malattia. È utile che i familiari del paziente vengano informati, in modo esaustivo, sulle conseguenze dell’ictus, soprattutto per ciò che concerne il deterioramento delle capacità cognitive e i disturbi psichici; oltre alle conseguenze dirette dell’ictus (disturbi motori più o meno gravi o addirittura paralisi, disturbi del linguaggio), infatti, il paziente può manifestare depressione, disturbi d’ansia, demenza vascolare, patologie articolari o dolorose, oppure può andare incontro a cadute.Tali problematiche non vanno trascurate: la depressione post-ictus, per esempio, aumenta il rischio di mortalità del soggetto colpito, peggiora la qualità di vita, influenza negativamente i risultati del processo riabilitativo. La malattia cerebrovascolare comporta inoltre un aumento del rischio di decadimento cognitivo: la demenza vascolare rappresenta la seconda più frequente forma di decadimento cognitivo cronico. Un’ulteriore questione della quale informare i familiari di un soggetto colpito da ictus, infine, riguarda le strutture a disposizione sul territorio nazionale per l’assistenza al soggetto malato.