Fieno greco: tutte le proprietà

Rimedio contro l’affaticamento e cibo afrodisiaco: scopri tutte le proprietà che vanta il fieno greco



La Trigonella foenum-graecum, meglio conosciuta con il nome comune di fieno greco, deve il suo nome alla forma particolare delle sue foglie che ricordano quelle del trifoglio, e cresce in tutta l’area del Mediterraneo, sulle coste così come nelle zone pedemontane.

È una pianta molto antica le cui virtù medicamentose sono note praticamente da sempre: gli egizi lo apprezzavano per le sue proprietà ricostituenti, in qualità di rimedio contro i vermi e per la sua capacità di indurre la lattazione, per gli arabi invece era un afrodisiaco, e per la medicina popolare francese è da sempre un valido aiuto per il diabete.


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Se già gli arabi usavano il fieno greco per controllare il diabete, quest’uso è stato mantenuto anche dalla medicina popolare francese: nel fieno greco, in effetti, sono presenti fibre grezze e sostanze mucillaginose che rendono estremamente difficoltoso l’assorbimento intestinale dello zucchero, ed è per questo che il fieno greco può aiutare a mantenere nei limiti la glicemia.

Test di laboratorio hanno rivelato la sua azione positiva nel diminuire la glicemia post-prandiale sia nell’uomo sano che diabetico.

Il fieno greco esplica anche un’interessante attività ipocolesterolemizzante: le sue fibre indigeribili infatti vanno a inibire gli enzimi lipolitici enterici e pancreatici, con limitazione nell’assorbimento dei grassi.

Alcuni componenti del fieno greco, inoltre, sono in grado di legarsi agli acidi biliari che diventano così indisponibili per legare i grassi, i quali di conseguenza non possono essere completamente assorbiti ma sono destinati all’eliminazione.

Il fieno greco è da sempre conosciuto anche per le sue capacità galattogene, ovvero per la stimolazione della produzione di latte nelle neomamme: il suo contenuto in fitoestrogeni non solo determina una maggiore attività della ghiandola mammaria, ma del seno in generale, motivo per cui il fieno greco può stimolare la crescita del seno. La sua assunzione durante l’allattamento però potrebbe conferire al latte un sapore sgradevole per il lattante.

Il fieno greco ha anche un’azione ricostituente, per questo ne viene consigliata l’integrazione durante la convalescenza e sembra inoltre essere in grado di stimolare i centri nervosi della fame. I semi di fieno greco, in virtù del loro contenuto di saponina fenuside, sembrano esplicare anche un’azione afrodisiaca poiché concorrono ad innalzare i livelli di ormoni maschili circolanti, in particolare di testosterone.

L’assunzione di fieno greco dovrebbe sempre avvenire lontano dai pasti o da altri farmaci: per il suo elevato contenuto in fibre e mucillagini potrebbe interferire con il corretto assorbimento di altri farmaci assunti per via orale, ed in particolare, a causa del suo documentato effetto ipoglicemizzante, non andrebbe mai assunto nei soggetti in trattamento con insulina o ipoglicemizzanti. Il fieno greco, infine, non andrebbe usato nei pazienti che assumono abitualmente anticoagulanti orali, altrimenti maggiormente a rischio di emorragie.

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