Test respiratorio

Esame che permette di apprezzare il funzionamento intestinale mediante l’analisi dell’aria espirata. Il test respiratorio (o breath test) più comunemente utilizzato è quello dell’idrogeno, consistente nel misurare la percentuale di idrogeno nell’aria espirata dopo aver fatto ingerire al paziente una determinata quantità di zuccheri (lattosio, glucosio ecc.), che vengono digeriti dai microrganismi intestinali. Una concentrazione […]



Esame che permette di apprezzare il funzionamento intestinale mediante l’analisi dell’aria espirata. Il test respiratorio (o breath test) più comunemente utilizzato è quello dell’idrogeno, consistente nel misurare la percentuale di idrogeno nell’aria espirata dopo aver fatto ingerire al paziente una determinata quantità di zuccheri (lattosio, glucosio ecc.), che vengono digeriti dai microrganismi intestinali. Una concentrazione anomala di idrogeno rivela un malassorbimento dello zucchero da parte dell’intestino tenue o un’infezione digestiva. Infatti, gli eventuali squilibri microbici dell’intestino tenue determinano un’aumento della produzione di idrogeno disciolto nel sangue ed eliminato dai polmoni.


Esecuzione

Il soggetto deve avere sospeso qualsiasi trattamento a base di antibiotici nel corso del mese precedente l’esame e non aver assunto purganti (per esempio in preparazione a un esame radiologico dell’intestino) nei 15 giorni precedenti il test; inoltre, il mattino dell’esame deve essere a digiuno.

Il paziente espira profondamente in un tubo di plastica; l’espirato viene prelevato da un apposito macchinario e analizzato. Si eseguono numerosi prelievi: uno o più prima dell’ingestione dello zucchero, e vari in seguito. L’esame non comporta effetti collaterali. I risultati sono noti immediatamente.