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PNL: cos’è e a cosa serve la programmazione neurolinguistica

Non è una branca della psicologia né del coaching, ma è una pratica metodologica che mira a cambiare il modo di pensare e comportarsi delle persone. Priva di scientificità, la PNL è ancora oggetto di studi dimostrativi

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di Alessandra Montelli


La sigla PNL sta per programmazione neuro-linguistica (in inglese NPL - Neuro-linguistic programming), e indica una metodologia per cambiare i pensieri e i comportamenti di una o più persone, allo scopo di aiutarli a raggiungere i risultati desiderati.

Nata negli anni ’70 in California in piena epoca New Age, la PNL deve il suo successo alla promessa (spesso mantenuta) di migliorare le performance sul lavoro e di raggiungere la felicità, attraverso lo sviluppo personale. I fondatori della PNL, lo psicologo Richard Bandler e il linguista John Grinder, sono partiti dalla convinzione di poter identificare i modelli di pensiero e comportamenti di individui di successo, per poi insegnarli agli altri.

Una delle tecniche principali della PNL è infatti costituita dall’imitazione o, come la definiscono gli adepti, modeling: imitando il linguaggio e i comportamenti delle persone di successo sarebbe possibile fare nostre le loro capacità e raggiungere i loro stessi risultati.

La PNL si basa principalmente sull'elaborazione del linguaggio, ma utilizza anche altre tecniche di comunicazione per far sì che le persone cambino i loro pensieri e i loro comportamenti.


Come funziona?

La PNL si fonda sull'idea che le persone operano attraverso "mappe" interne con cui rappresentarsi il mondo.

La PNL cerca così di individuare tali mappe (che non sono altro che esperienze soggettive di ciò che ci circonda) per modificarne gli orientamenti. Si tratta di una metodologia che mira a un cambiamento di pensiero e di comportamento.

Va specificato che la PNL non ha nulla a che vedere con l’ipnosi. Al contrario, opera attraverso l'uso consapevole del linguaggio per modificare lo schema mentale e comportamentale di una persona.

A cosa serve

La PNL trova un ampio terreno di intervento, utilizzando varie tecniche in base agli scopi desiderati.
Partendo dall’idea che il pensiero e il comportamento possono essere modellati, la PNL viene impiegata per:

  • trattare ansia, fobie e stress, migliorando così le risposte emotive a determinate situazioni;
  • raggiungere obiettivi professionali di successi, come maggiore produttività sul lavoro e motivazione;
  • rimuovere pensieri e sentimenti negativi associati a un evento passato;
  • migliorare le proprie capacità comunicative.

In genere, la PNL è utilizzata come metodo per lo sviluppo personale attraverso il "potenziamento" delle proprie capacità, che mira ad avere maggiore fiducia in se stessi e a comunicare meglio con gli altri.


Le critiche

A tutt’oggi l'efficacia della PNL non è stata ancora dimostrata, malgrado siano passati più di 40 anni dalla sua ideazione, né tale pratica è stata oggetto di analisi scientifiche rigorose, come è accaduto per esempio per la terapia psicologica di indirizzo cognitivo-comportamentale. Ciò ha determinato un’assenza di regolamentazione formale, che può dare adito sia a interpretazioni arbitrarie del metodo che all’uso “manipolatorio” dello stesso.

Inoltre, la ricerca scientifica sulla PNL ha riscontrato evidenze contraddittorie.

Alcuni studi degli anni ’80-‘90 hanno comprovato i benefici associati alla PNL. Ad esempio, uno studio pubblicato sulla rivista Counseling and Psychotherapy Research ha rilevato che pazienti in psicoterapia (vari indirizzi) avevano migliorato i sintomi e qualità della vita dopo essere stati trattati in associazione con la metodologia PNL e cure psicoterapeutiche.

Tuttavia, una revisione pubblicata sul British Journal of General Practice del 2014 confuta l’efficacia della PNL con almeno 10 studi. In sintesi, secondo tali studi, ci sono poche prove per asserire che il metodo funzioni con prove dimostrative, soprattutto quando intende curare la salute delle persone, compresi i disturbi di umore, la gestione del peso e l'abuso di sostanze. A detta degli studiosi, gli effetti positivi sull’impatto del metodo ci sarebbero, ma sono poco esaurienti e poco convincenti. Solo il 18% di tutti le ricerche sulla PNL ha trovato un supporto evidente di causa-effetto alle teorie sottostanti il metodo.

Tuttavia, va segnalato che le ricerche sono state condotte principalmente in contesti terapeutici, e non in ambito commerciale, dove la PNL troverebbe maggiore impiego.

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