Il lifting gentile: cos’è il face taping e come funziona

Un semplice cerotto può trasformarsi in un alleato quotidiano per il viso: lavora sui muscoli, stimola il microcircolo e aiuta a prevenire rughe e segni di stanchezza. Non sostituisce la skincare, ma integra e potenzia i trattamenti estetici, adattandosi alle diverse esigenze di ogni fase della vita



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Prima di diventare il nuovo mantra beauty su TikTok, il taping è stato per anni un prezioso alleato di atleti, fisioterapisti e ortopedici. In palestra, negli studi di riabilitazione e persino a bordo campo, quelle strisce colorate – leggere, elastiche, non medicate – venivano applicate per alleggerire muscoli affaticati, sostenere articolazioni stressate e guidare il corpo verso un movimento più equilibrato. Una sorta di sussurro alla muscolatura: “Tranquilla, ci penso io”.

Oggi quello stesso principio terapeutico ha attraversato i confini della medicina sportiva per approdare dove meno ce lo aspetteremmo: sul viso. Nasce così il fenomeno del face taping, una tecnica che promette di regalare alla pelle gli stessi benefici che per anni ha offerto ai muscoli, ovvero decomprimere, alleggerire, accompagnare.

Cos'è il face taping

Il taping utilizzato sul viso è lo stesso che da anni applichiamo sul corpo: una striscia sottile ed elastica, capace di creare sotto la pelle un delicato effetto pompaggio. «In pratica, aumenta leggermente lo spazio tra cute e tessuti sottostanti, aiutando muscoli affaticati, tensioni e micro-infiammazioni a essere drenati più facilmente», spiega Marialuisa Morelli, osteopata e ideatrice del metodo Face Taping. «È un sostegno discreto, quasi invisibile, che interviene solo dove serve, senza farsi notare».

Nonostante sia lo stesso tape utilizzato sul corpo, qui bisogna prestare più attenzione: non andrebbe mai lasciato più di 8–10 ore. Il motivo? Anche se il tape kinesiologico pesa quanto la pelle ed è completamente traspirante, il viso ha bisogno del suo naturale turnover cellulare per evitare stress e affaticamento cutaneo.

«Il face taping non tira, non forza, non “stira” la pelle, ma la accompagna», specifica Morelli. «Funziona per decompressione, per alleggerire, sostenere e riorganizzare i tessuti. È un piccolo intervento biomeccanico gentile, che guida i muscoli a lavorare in armonia e aiuta il viso a ritrovare una sorta di “postura” più equilibrata, quasi invisibile, ma percepibile».

Un'integrazione, non una sostituzione

Il face taping non sostituisce la nostra routine di bellezza, le creme quotidiane o altri trattamenti estetici: al contrario, entra in sinergia con tutto ciò che già facciamo per prenderci cura della pelle. Può essere abbinato a maschere LED, radiofrequenza, sieri e creme, amplificandone gli effetti. «Il mio consiglio è applicare il taping solo dopo aver completato la skincare, lasciando passare almeno un’ora», suggerisce Morelli. «In questo modo i prodotti vengono assorbiti al meglio e solo allora il taping entra in gioco, completando e valorizzando tutto ciò che abbiamo già fatto».

I benefici estetici si notano subito: il viso appare più armonico, i piccoli squilibri vengono corretti, la simmetria migliorata e rughe statiche e dinamiche attenuate. Ma il face taping non si limita all’aspetto cosmetico. «Agisce prima di tutto sulla funzionalità del viso», continua l’esperta. «Può supportare persone con problematiche più complesse, come asimmetrie dovute a paralisi facciali o interventi chirurgici su ghiandole parotidi o sull’osso mastoideo, quello dietro l’orecchio. In questi casi, il beneficio terapeutico è primario, mentre quello estetico diventa un effetto secondario, ma comunque importante».

Su quali "difetti" agisce il face taping

Se il nostro obiettivo è ottenere un viso più giovane, il face taping può diventare un alleato prezioso. Agisce soprattutto sulle rughe, quelle piccole linee che raccontano le nostre espressioni quotidiane, come le rughe del “pensatore” tra le sopracciglia o quelle della marionetta intorno alla bocca.

«La ruga non è solo un segno estetico, ma l’espressione di un’infiammazione dei muscoli sottostanti», dice Morelli. «Il taping aiuta a ridurre la ripetizione di certe espressioni che, nel tempo, irrigidiscono il viso. Riporta consapevolezza ai muscoli, evitando che di notte corrughiamo la fronte o serriamo i denti e sostiene quei muscoli messi maggiormente sotto stress».

Ma il face taping non serve solo a prevenire nuove rughe: se applicato correttamente, diventa una vera e propria ginnastica del viso. «Non è un cerotto messo a caso», precisa l’esperta. «Deve seguire linee di forza precise ed essere posizionato con attenzione, così da rieducare il viso a un lavoro muscolare funzionale corretto. Nel tempo, questo non solo attenua le rughe già presenti, ma aiuta i tessuti a ritrovare armonia e tono».

Quando applicare il face taping

Il momento ideale per il face taping è la notte. Durante il sonno, il nostro volto compie espressioni continue e complesse, guidate dal subconscio: rabbia, tristezza, stupore. Ogni micro-movimento lascia un’impronta sui muscoli. «Il taping notturno interviene proprio su queste micro-espressioni, riducendo le cosiddette “rughe da sonno” e sostenendo i muscoli in maniera funzionale», spiega Morelli. «Si può usare anche di giorno, ma in questo caso è meglio proteggere la pelle dal sole, ad esempio con un cappello, perché il tape può sensibilizzare l’epidermide e lasciare dei segni».

E i risultati? Non aspettiamoci magie istantanee. Appena applicato, il viso può sembrare leggermente più liftato il giorno successivo, ma si tratta di un effetto temporaneo: i muscoli hanno bisogno di tempo per rieducarsi e migliorare la loro postura. I primi risultati davvero visibili – soprattutto su borse, occhiaie e definizione del volto – compaiono di solito dalla seconda settimana di utilizzo costante.

Le regole da seguire

Il face taping è alla portata di tutti, ma come ogni tecnica richiede attenzione e precisione. «Per zone delicate come fronte e guance si può imparare anche tramite tutorial online o sotto guida a distanza», indica Morelli.

Zone più complesse, come il collo, richiedono invece maggiore cautela. «Qui passano arterie e carotidi importanti, quindi il fai-da-te è sconsigliato», aggiunge l’esperta. «Chi desidera applicare il tape dovrebbe farlo sempre sotto la guida di un professionista. Lo stesso vale per il contorno occhi, dove la pelle è sottile e delicata, con capillari fragili, quindi è consigliabile essere guidati nella prima applicazione per evitare stasi linfatiche o irritazioni».

In generale, un errore frequente è pensare che il taping funzioni “tirando” la pelle. «Al contrario», chiarisce l’esperta, «il face taping non lavora per trazione. Funziona stimolando l’afflusso sanguigno e il microcircolo linfatico e venoso. Più si tira, meno efficace diventa».

Tra l’altro il metodo è semplice, economico e duraturo: un nastro kinesiologico di alta qualità lungo cinque metri consente 2–3 mesi di applicazioni. Per chi cerca un’alternativa delicata e non invasiva ai trattamenti estetici più complessi o costosi, il face taping diventa un piccolo rituale di cura di sé, quotidiano e consapevole, che educa i muscoli e sostiene la pelle giorno dopo giorno.

In quali fasi della vita è utile

A livello beauty, il face taping non ha un’indicazione precisa in termini di età: può accompagnare il viso in ogni fase della vita, adattandosi alle esigenze specifiche. Già dai 20 anni, ad esempio, può essere un valido alleato per chi combatte con cicatrici da acne o borse dovute a occhiali e sinusiti. Dai 40 anni in poi, invece, diventa uno strumento prezioso per contrastare rughe, perdita di tono e segni di stanchezza, ma anche per chiunque voglia un effetto drenante e lift immediato, dopo una serata intensa o un lungo viaggio.

Il face taping non è una soluzione universale: ogni viso è unico e richiede nastri modellati su misura, seguendo precise linee di forza. «Con le dovute accortezze, si trasforma in un piccolo gesto quotidiano, semplice e non invasivo, che trasforma la cura del viso in un vero e proprio atto di attenzione verso se stessi: perché prendersi cura del proprio volto non è solo estetica, è benessere, armonia e consapevolezza, ogni giorno», conclude l’esperta.


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