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I trattamenti beauty che sfruttano il calore

Lo puoi sfruttare nelle Spa, nei centri estetici, ma anche a casa. E la tua pelle ringrazia

Foto: iStock



Più scendono le temperature e più il desiderio di avvolgersi nel tepore cresce. Anche per quanto riguarda i trattamenti beauty: è questa la stagione ideale per saune, hammam e massaggi dove il caldo è protagonista e regala molti benefici. «Migliora la circolazione: i tessuti si ossigenano e ricevono più nutrimento, così la pelle è più luminosa», spiega Anadela Serra Visconti, medico estetico. «Inoltre l’umidità che si forma sulla superficie cutanea favorisce il distacco delle cellule morte, liberando lo strato sottostante, più giovane e idratato».

Ecco i trattamenti che puoi fare per sfruttare tutto il bello del calore.


L’hammam esfoliante

Il classico bagno turco segue un suo rituale. «Si friziona prima il corpo con del sapone nero di Aleppo, una pasta scura alle olive, che ha proprietà purificanti ed esfolianti», spiega Annamaria Previati, estetista esperta in terapie naturali. «Poi si entra in una sala calda, dove la temperatura raggiunge i 50 °C e l’umidità il 95%. In seguito ci si sposta in una più tiepida dove si possono reintegrare i liquidi persi con tè alla menta e frutta fresca. Segue un peeling con la kessa, un guanto di stoffa ruvida, e poi si passa al frigidarium, una vasca idromassaggio tiepida che ha un effetto tonificante. Chiude il rituale un massaggio rilassante con olio di argan».


Il rito ayurvedico antitossine

Un calore avvolgente e purificante è quello che si può provare con un massaggio Pindasweda. «Si effettua con dei sacchettini di cotone, i pinda, riempiti con una miscela di erbe polverizzate, come rosmarino, pepe e ginepro, pezzetti di limone e liquirizia e di farina di riso», spiega Anna Maria Previati. «I sacchettini vengono immersi in olio caldo e infine massaggiati sul corpo, che surriscaldato, inizia a sudare».

Lentamente, il contenuto si spalma sulla pelle, più recettiva grazie al calore, fino a quando i pinda rimangono “asciutti”. Questo massaggio permette di liberarsi dalle tossine ma è anche un ottimo trattamento beauty: migliora la circolazione e favorisce l’eliminazione dei liquidi, contrastando la cellulite, e in più ha un effetto rassodante.


La sauna ossigenante

A differenza dell’hammam, con la sauna si sfrutta il calore secco, che arriva fino quasi a 100 °C. Dopo una doccia si entra nella cabina in cui è bene non rimanere, se non si è abituati, più di dieci minuti. Subito dopo si esce per fare un’altra doccia, questa volta tiepida.

Si rientra nella cabina e si ripete il rito per altre due-tre volte. Infine si raffredda il corpo, immergendosi un minuto in una vasca di acqua fredda, oppure facendo una doccia calda e abbassando piano piano la temperatura del getto. Il corpo reagisce all’ondata di calore con un’abbondante sudorazione che permette di disintossicare e ossigenare la pelle.


La biosauna rilassante

È una sauna a temperature più basse, che non superano i 50 °C.

«Il calore proviene da una stufa con raggi infrarossi che scaldano lentamente la cabina», spiega la dottoressa Serra Visconti. «Spesso si sfruttano anche i benefici dell’aromaterapia. Da una tinozza d’acqua posta sopra la stufa, si preleva dell’acqua e si versa su un fascio di erbe officinali, come lavanda e menta, che sprigionano un vapore profumato e rilassante». Il riscaldamento lento permette di liberarsi delle tossine in modo graduale, senza stress per il corpo.

Il bagno di fieno rigenerante

A scoprire questo trattamento rigenerante sono stati i contadini delle Alpi, che lo usavano per riposarsi dalle fatiche dei campi. Ci si sdraia per venti minuti circa su uno strato d’erbe e fiori alpini, precedentemente immersi in acqua calda. Alchimilla, artemisia, valeriana e le altre piante usate fermentano naturalmente e sprigionano calore.

La temperatura calda (può raggiungere anche i 60 °C) del bagno di fieno facilita l’apertura dei pori, permettendo così ai principi attivi contenuti nell’erba di penetrare meglio. Terminata questa “sauna verde”, si rimane sdraiati, avvolti in coperte di lana, per completare la sudorazione. In alcuni centri viene praticato un massaggio finale.

Il panthermal illuminante

Se le temperature hot non ti attirano o preferisci un trattamento più mirato, puoi provare la sauna dolce o panthermal. «Si viene rinchiusi, a eccezione della testa, in una cabina riscaldata al massimo a 40 °C» spiega Anna Maria Previati. «Nella prima fase viene erogato ozono, dalle proprietà disintossicanti, e nella seconda vapore ricco di ossigeno».

La sudorazione non è troppo intensa ma quanto basta per liberarsi dalle tossine e rendere la pelle del corpo più luminosa. Il bagno di ossigeno intensivo stimola le cellule a rinnovarsi ed è ideale come preparazione per trattamenti successivi, per esempio anticellulite.


A CASA

↘ Per il corpo

Tre volte a settimana, immergiti in una vasca di acqua calda, intorno ai 40 °C, per un quarto d’ora. Per aumentare la traspirazione aggiungi 2-3 cucchiai di erbe diaforetiche, cioè che fanno sudare, come il tiglio o la bardana. Puoi concludere il trattamento massaggiando la pelle con un olio vegetale, come quello di mandorle, intiepidito.

↘ Per il viso

Prepara una bacinella di acqua bollente e aggiungi un mix di erbe depurative: eucalipto, rosmarino, timo. Aggiungi 5-6 gocce di olio essenziale di limone se la pelle è grassa, o di rosa se invece è normale o secca. Poi, coprendo la testa con un asciugamano, esponiti al vapore per 10 minuti. Evita il bagno di vapore se soffri di couperose: l’eccessivo calore dilata i capillari e peggiora l’infiammazione.


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Articolo pubblicato sul n. 1 di Starbene in edicola dal 18 dicembre 2018

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