di Ilaria Perrotta
Archiviato il file “Estate” cosa resterà di questi giorni a tutto relax? Selfie, like e messaggi che riportano a momenti di serenità. Mentre riprendiamo il tran tran quotidiano, il nemico pubblico di tutte è uno solo: lo specchio. A lui nulla sfugge e, di anno in anno, ricorda con gli interessi che, a fine vacanze, in sempre meno giorni la pelle del viso è più spenta, i capelli sembrano separati alla nascita col mocio e il corpo cede allo stress da rientro e alla forza di gravità.
Rimediare si può? Certo che sì. Cominciando con un pronto intervento di bellezza. La diagnosi è chiara, ora passiamo alla strategia. Quale? Prolungare i summer benefit nel segno della rigenerazione.
Per la pelle del viso, viva gli esosomi
Affaticata e stressata, la pelle del viso accusa il colpo del rientro. Quando l’abbronzatura scompare, si manifestano con maggiore aggressività secchezza, discromie e aree grigie.
Occorre agire: «La combo tecnologia/terapie rigenerative innovative permette oggi di rimanere giovani e freschi senza ricorrere al bisturi. È possibile rallentare il processo di invecchiamento se si è più giovani oppure intervenire sui primi cedimenti del viso se si è più avanti con l’età», spiega Dvora Ancona, medico chirurgo ed estetico.
«I miglioramenti che si possono ottenere con questo tipo di trattamenti possono essere del 20-30% rispetto alla condizione iniziale, non sono quindi procedure adatte a chi sogna cambiamenti talmente radicali da stravolgere i propri connotati. Premesso questo, il primo step è uno studio anatomico in cui si valutano le zone del volto e come intervenire per ottenere il risultato più armonioso e naturale. Si decide, in base all’età o alle necessità, un eventuale trattamento con acido polilattico (polimero dell’acido lattico di origine sintetica, ndr.) o fili di sospensione iniettabili e liquidi che rappresentano la nuova generazione di stimolatori, o l’idrossiapatite di calcio come forma di sostegno osseo».
Continua la dottoressa Ancona: «Per le più giovani il nuovo approccio prevede l’utilizzo di esosomi che migliorano la vita biologica delle cellule perché rilasciano sostanze che favoriscono la loro attività, regolandone il comportamento e la capacità di moltiplicarsi. Normalmente si presentano in forma di gel, crema o liquido e possono essere ottenuti dalle cellule staminali di numerose piante: la loro azione è rigenerante, antinfiammatoria, antipigmentante e antiprurito».
Gli esosomi, presenti nei fluidi dei tessuti vegetali e animali, rappresentano un sistema di comunicazione chiave, che permette alle cellule di coordinare e realizzare la loro attività biologica «avviando un vero e proprio processo di rigenerazione dell’epidermide. I risultati sono visibili già dopo la prima seduta», specifica l’esperta.
I protocolli che oggi ne prevedono l’applicazione sfruttano i canali che si creano sulla pelle dopo un trattamento di microneedling o di laser. L’esperto che li usa, in associazione a una procedura di medicina estetica, utilizza quelli di origine vegetale (esistono anche di origine animale), ma non li inietta perché in questa modalità non sono autorizzati.
Viso, accendi la luce
Se l’obiettivo post estate è ringiovanire il volto, la parola di bellezza è anche «biorivitalizzare». Afferma Silvia Giannasi, dermatologa e specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica: «Oggi esistono diversi tipi di biorivitalizzanti: in quelli di ultima generazione le molecole ibride di acido ialuronico a basso e alto peso molecolare, rivitalizzano la cute e contrastano la lassità».
Il fotoinvecchiamento del viso può essere trattato anche con la laserterapia che «utilizzando specifiche lunghezze d’onda, favorisce il rinnovo cellulare e un tono più uniforme. I peeling chimici, invece, utilizzano acidi per esfoliare gli strati superficiali della pelle, promuovendo il ricambio cellulare e riducendo la visibilità delle macchie scure da sole e invecchiamento (utilissimo anche per il décolleté). Infine, il microneedling, attraverso microaghi, stimola la rigenerazione cellulare e la produzione di collagene. L’associazione con l’acido tranexamico, potente depigmentante, ne potenzia l’efficacia, migliorando l’uniformità e il tono della pelle», sottolinea Sara Di Gregorio, medico estetico di Klinicy, gruppo di cliniche di medicina estetica a Milano.
E a casa, come trasformare un incarnato da “rovinoso” a “luminoso” sfidando le leggi del tempo? Consiglia la cosmetologa Marilisa Franchini, conosciuta sul web come Beautycologa: «Mai senza un prodotto esfoliante. Acido glicolico, lattico e mandelico sono AHA in grado di ridonare alla pelle la naturale luminosità. Settembre, poi, è il momento perfetto per cominciare a utilizzare il retinolo che aumenta il turnover cellulare e lavora su macchie e rughe, specie a una certa età. Il siero alla vitamina C è un valido alleato anche in questo periodo: stimola la produzione di collagene, è antirughe, antimacchie e un ottimo antiossidante».
Pelle leggera come una piuma
Non solo viso: anche il corpo dopo le vacanze ha bisogno di essere tirato su, in tutti i sensi. Il rimodellamento antiaging in questo momento si concentra sul miglioramento della tonicità e della compattezza della pelle, oltre a ridurre le adiposità localizzate che si accentuano con l’età, specie nella regione addominale: «Lassità di braccia, gambe, ginocchia e addome possono essere trattate con la bioristrutturazione, metodo innovativo che, grazie all’iniezione di acido ialuronico, rende la pelle più tonica, ne migliora la texture e riduce i segni dell’invecchiamento», afferma il dottor Giuseppe Pentassuglia, medico estetico di Klinicy.
«Esistono, inoltre, trattamenti senza aghi come il biorimodellamento che sfrutta un effetto simil peeling, stimolando la cute a livello topico. Anche i peeling chimici restano una buona opzione per favorire il turnover cellulare, mentre la radiofrequenza ad aghi è ottima per intervenire sulla lassità, con il plus di contrastare anche la cellulite».
Capelli dopo l'estate: le cure beauty
Increspata, ingiallita, arida, opaca: la chioma ogni anno è rimandata a settembre: «Al termine della stagione estiva, se i capelli sono particolarmente sfibrati è consigliabile un appuntamento dal tricologo che, dopo un’attenta valutazione, può consigliare sedute di carbossiterapia sul cuoio capelluto. Iniettando anidride carbonica sterile si andrà a ottenere vasodilatazione e un aumento dei livelli di ossigeno nella zona con conseguente miglioramento della salute e dell'aspetto dei capelli», spiega Antonella Parlangeli, medico chirurgo specializzato in dermatologia e venereologia, con Master in Scienze Tricologiche.
«Consiglio di associare a questo trattamento la fotobiostimolazione, l’emissione di luce indolore tramite macchinari a esclusivo utilizzo medico, che va ripetuta in base alle esigenze. Per mantenere anche la testa giovane, importantissimo è l’utilizzo a casa di sieri formulati per cuoio capelluto e fusti la cui applicazione consente di migliorare il trofismo dei bulbi e di nutrire i capelli attraverso attivi e complessi di ultima generazione noti per le loro proprietà stimolanti, idratanti e nutrienti».
Oltre a questi «molto utile è utilizzare un buon balsamo e una maschera pre-shampoo, step fondamentale per proteggere le lunghezze nei passaggi successivi. Infine, leave-in da applicare a capelli asciutti o prima dello styling per un boost di setosità e lucentezza», conclude Franchini.
Adesso hai tutte le chiavi per entrare nella macchina del tempo formato beauty. Sarai anche appena tornata ma il viaggio di bellezza comincia adesso.
Per un approccio a 360 gradi
Peeling illuminanti biostimolanti, perfetti per tutte le età, trattamenti biorivitalizzanti con iniezioni a base di vitamine C e A, aminoacidi e acido ialuronico per le più giovani, ridensificazione dermica, sempre a base di acido ialuronico e vitamine, per le over 45. Sono alcune delle proposte antiage di Sanders Skin, la nuova divisione dedicata alla medicina estetica del Gruppo Sanders, vera autorità nel settore tricologico.
«Un trattamento medico estetico significa per noi una presa in carico da attuare a 360 gradi, con un percorso che parte da una visita clinica e da un’anamnesi approfondita, al fine di inquadrare al meglio i bisogni dei nostri pazienti e poterli aiutare a sentirsi bene. La medicina estetica abbraccia una dimensione più ampia di quanto si immagini, perché spesso un inestetismo porta con sé un disagio impattante, che potrà esso stesso beneficiare del suo miglioramento», spiega la dottoressa Iole Cucinotto, oncologo medico estetico.