Pancia XXL, sgonfiata dal palloncino

15 chili in più da una vita e nulla ha funzionato. Ci voleva il tris d’assi anti-obesità: psicologo, dietologo e una tecnica soft



Sono alto 1,80 e peso, da una vita, 115 chili.

15 chili e più di sovrappeso: per liberarmene ho provato di tutto. Mille diete, farmaci dimagranti, integratori bruciagrassi, palestra... Qualche chilo se ne andava, ma poi la fame aveva il sopravvento. Una sera, a una cena, conosco un medico, che mi presentano come esperto di obesità. Quasi offeso ho risposto: ma io non sono obeso! Peccato che, calcolatrice alla mano, lo specialista mi ha dimostrato che il mio BMI (l’indice di massa corporea: peso diviso l’altezza al quadrato) era proprio da obesità, e che anche la mia ostinazione a sottovalutare il problema (e anni di fai da te) aveva prodotto tanti insuccessi. Così ho varcato la soglia di un Centro per l'obesità. Psicologo, nutrizionista e chirurgo (che non mi ha tagliato: mi ha messo un palloncino nello stomaco che mi ha tolto la fame), in sei mesi, mi hanno fatto perdere 15 kg. Grazie al palloncino (poi rimosso), alla rieducazione e a tanta comprensione oggi il cibo non è più un mio problema.

ANTONIO, 40 ANNI

PRO

Un palloncino speciale viene inserito con un tubo (tipo gastroscopia) e gonfiato (mezzo litro d’aria) nello stomaco. Il suo ingombro dà senso di sazietà e fa passare meno cibo. Nel giro di 5-6 mesi si perdono circa 15-20 kg e ci si abitua a non abbuffarsi. Poi il palloncino viene rimosso. Nessun taglio, ed è più efficace dei soli farmaci. Dopo mangi normalmente.

CONTRO

Innanzitutto il senso di nausea, che varia da individuo a individuo, ma che dura al massimo 1-2 giorni ed è controllabile con i farmaci. E poi il senso di peso allo stomaco dovuto alla presenza del palloncino, un fastidio anch'esso transitorio: passa in un mese circa. La dieta liquida dura 7 giorni: poi diventa normale, ma occorre masticare lentamente.

IL PARERE DEL MEDICO

«Antonio è guarito dal momento in cui ha riconosciuto che il suo sovrappeso era ormai obesità», spiega Alberto Della Valle, primario di chirurgia generale e bariatrica all'Iccs di Milano. «Aver protratto, poi, per anni cure fai da te, aveva prodotto uno stato cronico della malattia. In questi casi è l’approccio multidisciplinare che vince. Lo psicologo individua il perché la persona è diventata obesa e le insegna a gestire gli impulsi verso il cibo. Il nutrizionista rieduca non alla dieta perenne, ma a una sana alimentazione per sempre. Il chirurgo, con metodiche non invasive e temporanee, aiuta a smaltire i chili di troppo in modo più efficace dei farmaci. Ma è la sinergia di questi metodi che ha trasformato Antonio. E non solo dal punto di vista della linea».

COM'È FINITA?

«Oggi so come gestire il cibo. Le sedute con lo psicologo mi hanno fatto capire come evitare di abbuffarmi ogni volta che devo superare l'ansia, e la dietologa mi ha insegnato a fare colazione (non la facevo) e a gestire tutti i miei pasti "pensandoci", non ingurgitando e basta. Il palloncino è stato un po’ fastidioso il primo mese, soprattutto per il senso di peso, ma si è rivelato decisivo: chili e fame scendono davvero, e ti abitui a mangiare meno e più lentamente. Una volta tolto ero finalmente padrone della mia dieta. E della mia vita».