«Si trattano quindi i meridiani interessati dal trauma con il palmo, i pollici oppure col gomito, a seconda della parte da trattare – continua Molly – Le pressioni sono eseguite con gradualità ed effettuate durante la espirazione, quando il tono muscolare diminuisce (il muscolo rilassato infatti accetta una pressione più profonda), anche se le mani dell’operatore sono in costante ascolto del cambiamento dello stato del punto, e quindi pronte a modificare la quantità di pressione».
Infine, considerando che, con il procedere delle sedute, alla diminuzione del dolore localizzato spesso corrisponde l’emersione di disturbi a carico di altri distretti muscolari precedentemente costretti a tensioni differenti a causa del trauma, il trattamento sarà poi modificato in base alle esigenze manifestate dall'utente.