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Miopia, i consigli per rallentarla e frenarla

Ecco come correggere al meglio il difetto visivo e assicurare il massimo benessere agli occhi

Foto: iStock



Un futuro tutti avranno bisogno degli occhiali? È possibile. Secondo uno studio pubblicato su Ophthalmology, entro il 2050 quasi 5 miliardi persone saranno miopi (nel 2000 erano “solo” 1,4 miliardi). Del resto negli Stati Uniti questo disturbo della vista è passato, nel giro di una trentina d’anni, da una diffusione nel 25% della popolazione ad addirittura il 42%.

In Italia va un po’ meglio, ma le cifre restano alte: è affetto da miopia oltre il 30% della popolazione. A cosa si deve questo boom? «Le cause della miopia sono molteplici, ma oggi alcune hanno assunto un peso maggiore rispetto al passato. Altre, invece, sono sparite perché è cambiato lo stile di vita», risponde Matteo Piovella, medico oculista a Monza e presidente della Società oftalmologica italiana.

«Vale sempre il fatto che è più facile che un bambino diventi miope se in famiglia ci sono parenti con lo stesso difetto di refrazione, ma non contano più le carenze nutrizionali, come la scarsa assunzione di vitamina E, problema ormai scomparso. In aumento la “miopia scolare”, difetto da sempre correlato all’impegno della vista sui libri, che ha un forte legame con sviluppo e crescita: fra i 10 e i 15 anni “avanza” più velocemente per poi rallentare e arrestarsi, verso i 20 anni. Oggi però, i casi di miopia, anche importante, si stanno manifestando in anticipo: intorno ai 6-7 anni, con un tempo più lungo per aggravarsi».


Occorre utilizzare meno i device e fare più attività outdoor

La causa più importante del boom della miopia? «Il modo in cui usiamo oggi la vista, impegnata soprattutto da vicino, e l’abuso della luce artificiale», sottolinea l’esperto.

Quella naturale offre infatti molti vantaggi: «Ci sono radiazioni benefiche e protettive della struttura dell’occhio che con le fonti di luce al chiuso si perdono. Inoltre stare all’aperto sottrae tempo all’utilizzo di tablet, computer e smartphone. Anche se non è ancora ben chiaro il meccanismo, sembra che un sovrautilizzo della messa a fuoco da vicino sia correlato all’aumento della miopia: i bambini passano diverse ore concentrati sulla visione da vicino, sia per lo studio, sia nel tempo libero, giocando con device digitali che tendono ad avvicinare più del necessario agli occhi».

Quando è possibile, i ragazzi dovrebbero passare il fine settimana all’aperto facendo sport, passeggiando e giocando.

«Inoltre, così come una volta si insegnava ai piccoli a non stare troppo vicini allo schermo del televisore, bisognerebbe spiegare loro che i dispositivi elettronici vanno tenuti ad almeno 40 cm di distanza, permettendo così all’occhio uno sforzo accomodativo che si riduce a meno della metà. Oltre a proibirne l’uso per troppe ore al giorno», raccomanda l’esperto.


C’è una cura per rallentarla ma è solo per i casi più seri

Quando la miopia è partita non si può più fermare: «Esistono particolari colliri che dilatano la pupilla e riducono il potere di accomodazione, prescritti ai bambini con un difetto visivo precoce che avanza rapidamente, per rallentarne la progressione. Ma hanno controindicazioni importanti: la terapia deve essere personalizzata e strettamente sorvegliata dall’oculista», spiega Matteo Piovella.

Individuarla, invece, è relativamente semplice: «Alla nascita i bebè sono sottoposti a una visita per scoprire eventuali difetti di vista congeniti. Poi, può essere utile un controllo a 3 anni e in tutti i casi in cui il bambino si lamenta per un disturbo visivo. Oppure, se assume posizioni strane quando guarda la tv, colora o disegna. Il più delle volte la “spia” è la fatica quando deve leggere le parole sulla lavagna e, spesso, se ne accorgono le insegnanti. La cadenza dei successivi controlli sarà poi stabilita dall’oculista», aggiunge l’esperto.


La soluzione definitiva è la chirurgia

Correggere la miopia non è un problema. «La soluzione più pratica per bambini e ragazzi sono gli occhiali: sicuri, maneggevoli e ormai leggerissimi. Certo, le lenti a contatto permettono una visione migliore ma, oltre a dover essere tollerate, richiedono grande responsabilità nella manutenzione: ogni giorno in Italia una persona perde la vista perché le usa in modo maldestro», mette in guardia il dottor Matteo Piovella.

«Quando, superata la maggiore età, la miopia si è stabilizzata da almeno un anno, è possibile sottoporsi a un intervento di chirurgia laser per correggere definitivamente il difetto. Che può essere eliminato a qualunque età, anche durante la vecchiaia, in coincidenza con l’intervento di correzione della cataratta e l’impianto del cristallino artificiale», conclude l’oculista.


Soluzioni sempre più confortevoli

↘ OCCHIALI

Montature glamour unite a tecnologie sofisticate hanno reso gli occhiali un accessorio che oltre a correggere il difetto visivo definisce lo stile di chi li porta. «I materiali delle lenti oftalmiche consentono di ridurre al minimo lo spessore e il peso», spiega Giancarlo Montani, docente del corso di laurea in ottica e optometria all’Università del Salento, Lecce.

«I trattamenti sulle superfici minimizzano i riflessi e permettono di vedere meglio anche la sera, altri riducono la luce blu emessa da cellulari, computer e tablet, abbassando i rischi di affaticamento visivo e alterazione del ritmo sonno-veglia. Si possono anche scegliere modelli strutturati per sostenere a lungo la visione da vicino, mentre le lenti fotocromatiche offrono una soluzione versatile per proteggersi dal sole».


↘ LENTI A CONTATTO

«Aumentano il campo visivo e offrono una visione più naturale», spiega Montani.

«Esistono soluzioni che garantiscono un’adeguata ossigenazione dell’occhio, necessaria per il metabolismo della cornea, e una migliore “relazione” della lente con il film lacrimale, in grado di offrire un ottimo comfort per tutto il giorno. Il vantaggio si deve a nuovi materiali, in grado di rilasciare molecole naturali come Tsp® e acido ialuronico, che consentono un’efficace lubrificazione della superficie esterna della lente e una minore disidratazione. Le più sicure sono le lenti a contatto monouso (da sostituire ogni giorno), adatte anche per chi le utilizza in modo saltuario. Quelle a sostituzione settimanale o mensile, invece, sono indicate per chi le indossa tutti i giorni, con pulizia regolare, conservazione accurata e periodica sostituzione del contenitore».

Se alla miopia si aggiunge la presbiopia, fra le soluzioni più recenti ci sono le lenti a contatto afocali: «In questo caso l’uso di occhiali e lenti non è alternativo ma sinergico. Vanno usati in combinazione, a seconda delle situazioni», conclude l’esperto.


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Articolo pubblicato nel n° 4 di Starbene in edicola dall'8 gennaio 2019

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