Al sole, sì, ma con attenzione. La luce solare ha effetti positivi sull'organismo: stimola la produzione di vitamina D e aumenta il rilascio di serotonina, neurotrasmettitore che migliora l'umore. Ma occorre esporsi in maniera responsabile, per ridurre il rischio di melanoma e di altri tumori della pelle.
In Italia, nel 2024, sono state stimate circa 12.900 nuove diagnosi di melanoma cutaneo, di cui più di 7.000 tra gli uomini e 5.900 tra le donne.
Giungono così più che a proposito le raccomandazioni per un'estate sicura di Fondazione Airc, che a Grado, in Friuli Venezia Giulia, ha colorato una spiaggia di rosa come invito alla consapevolezza.
Gli ombrelloni rosa di Airc
Anche per questa stagione balneare Grado Impianti Turistici S.p.A. (GIT) ha la sua Spiaggia Rosa, un progetto di sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno della ricerca di Fondazione Airc.
Cento ombrelloni rosa colorano una porzione della spiaggia friulana, trasformando il simbolo dell’estate in un messaggio di consapevolezza. L’obiettivo è promuovere l’adozione di abitudini salutari, sottolineando l’importanza della prevenzione, attraverso una comunicazione accessibile: l’ingresso e la passeggiata della spiaggia sono stati personalizzati con materiali dedicati a come esporsi al sole riducendo i rischi, a un’alimentazione varia ed equilibrata e all’attività fisica.
Ogni ombrellone della Spiaggia Rosa è dotato di un QR code per accedere a Healthy Life with Airc, un’area dedicata del sito Airc, dove trovare ulteriori approfondimenti sui temi, sia in italiano che in inglese.
L’iniziativa si estende anche all’offerta gastronomica: nei bar e ristoranti GIT è possibile gustare “l’insalata rosa”, un piatto che rispetta le indicazioni del World Cancer Research Fund. Inoltre il progetto sostiene concretamente la ricerca: per tutta la stagione balneare 2025, GIT destina ad Airc l’8% degli incassi derivanti dalla “Spiaggia Rosa” (al netto di Iva).
Melanoma, più comune ma più curabile
Il melanoma è il terzo tipo di cancro più frequente al di sotto dei 50 anni in entrambi i sessi. Negli ultimi decenni, l’età media alla diagnosi si è abbassata, facendo del melanoma una delle forme più comuni di tumore tra i giovani adulti sotto i 30 anni.
Si tratta di un tumore piuttosto aggressivo, la cui curabilità è aumentata negli ultimi anni. L’aumento del tasso di sopravvivenza è il risultato combinato di una maggiore consapevolezza nella prevenzione e dei significativi progressi della ricerca.
Sempre più persone si proteggono dal sole, evitando di esporsi nelle ore centrali della giornata, utilizzando creme solari ad alta protezione, indossando cappelli e occhiali da sole e scegliendo la protezione più adatta al proprio fototipo. Si chiama così il tipo di pelle, che può essere più o meno sensibile ai raggi UV e influisce sulla predisposizione a scottature e danni cutanei.
Alla prevenzione si affiancano le innovazioni terapeutiche. In particolare, l'immunoterapia ha rappresentato un cambio di direzione importante per molti tumori solidi a partire proprio dal melanoma. Nell’ultimo decennio la patologia ha beneficiato maggiormente del miglioramento nella prognosi, grazie all’introduzione di farmaci a bersaglio molecolare e trattamenti immunoterapici.