Cosa affrontare il Blue Monday e scacciare la tristezza

Il terzo lunedì di gennaio è considerato il giorno più triste dell’anno. Cosa fare? Primo consiglio: concedersi qualcosa che ci faccia stare bene, un piccolo regalo o un momento tutto per sé



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Il 16 gennaio 2023 è il Blue Monday, il giorno più triste dell'anno. Secondo una teoria sviluppata nel 2005, infatti, il terzo lunedì di gennaio è considerato il giorno più triste dell’anno e definito quindi Blue Monday. La teoria, al momento, risulta priva di qualunque fondamento scientifico, tuttavia non ci sono dubbi rispetto al fatto che questo possa sicuramente essere un momento dell’anno che mette a dura prova la salute psicologica. Da poco sono terminate le festività e si arriva alla consapevolezza che per diversi mesi non ci saranno altri momenti di pausa dal lavoro e dalla scuola.

Il clima è freddo e umido, influenza, Covid e malanni vari la fanno da padrone obbligandoci a trascorrere giornate intere chiusi in casa. Per chi frequenta le scuole, ricominciano verifiche ed interrogazioni che possono generare disagi e procurare stati ansiosi. Siamo, inoltre, nel pieno della stagione invernale: già dalla fine di ottobre lottiamo con il buio che arriva a metà pomeriggio e spesso il sole nemmeno si fa vedere. Insomma un mix di situazioni che possono minacciare il benessere psicologico.


Ormoni e neurotrasmettitori: la chimica del benessere 

«Per capire come affrontare il Blue Monday, forse è bene soffermarsi su una premessa, e chiedersi cosa sia esattamente la felicità», dice la dottoressa Elisabetta Colonese, specialista in ginecologia a Milano e referente del portale Mustela Formazioneinfanzia.it. «Possiamo definire la felicità come uno stato di equilibrio in positivo generato da alcuni neurotrasmettitori. Alla base del benessere, infatti, vi sono alcuni neurotrasmettitori che sono in grado di influenzare lo stato emotivo. La serotonina ad esempio è il neurotrasmettitore per eccellenza che regola il tono dell’umore ma anche l’appetito, il ritmo sonno-veglia (stimola infatti la produzione di melatonina) ma anche la memoria e il desiderio sessuale. Un aumento della serotonina è correlato alla felicità, riduce ansia e aggressività. L’alimentazione è molto importante per la regolazione di questo neurotrasmettitore. Per aumentare i livelli di serotonina è consigliabile inserire alimenti nella dieta a base di triptofano, un aminoacido contenuto nelle banane, nei kiwi, nel cacao, nel cioccolato fondente, nella frutta secca e nelle uova».

La dopamina è l’ormone dell’euforia, della motivazione e del piacere, infatti è implicata nel meccanismo della ricompensa. Nella dieta, gli alimenti correlati sono avocado, i latticini, il pollo, i fagioli, ma la liberazione della dopamina è correlata all’ascolto di musica, in particolare di musica a base di Onde Delta (che aiutano il sonno) attività sportiva  e i piccoli obiettivi quotidiani raggiungibili che aiutino ad iniziare bene la giornata. 

Un altro neurotrasmettitore implicato nei meccanismi del benessere psicologico è l’ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore, della tenerezza, dell’amore madre-figlio. Esistono alcune condizioni correlate alla liberazione di questo ormone: gli abbracci liberano ossitocina, il contatto fisico in generale, il bacio, i rapporti intimi e le interazioni con le persone con cui si sta bene.

Anche gli estrogeni, ormoni per eccellenza correlati alla salute femminile, sono correlati all’umore: quando oscillano e si abbassano in alcune fasi della vita come ad esempio la perimenopausa, possono generare sbalzi d’umore.


Luce solare e qualità del sonno

È risaputo quanto sia fondamentale per mantenere un tono dell’umore adeguato e un buon ritmo sonno-veglia l’esposizione alla luce del sole, che concorre anche ad aumentare i livelli di vitamina D verosimilmente legata, secondo recenti studi, al benessere psicologico.

«L’esposizione alla luce solare influisce sulla disponibilità di neurotrasmettitori che ci aiutano a sentirci felici e tranquilli come la serotonina e la dopamina», spiega la dottoressa Beatrice Casoni, psichiatra presso la casa di cura Quisisana di Ferrara. «La serotonina, in particolare, è considerata la “sostanza del buonumore” per eccellenza. Non dimentichiamo come i più usati farmaci antidepressivi agiscano proprio sui meccanismi di re-uptake della serotonina, con il fine di rendere maggiore la disponibilità di questo neurotrasmettitore».

Il sole agisce anche sul mediatore dopamina aumentandone l’utilizzo con conseguente sensazione di benessere generale e agisce sul ritmo sonno-veglia regolando i meccanismi che stanno alla base dei nostri ritmi circadiani con conseguente miglioramento del sonno notturno e riduzione della spiacevole sensazione di sonnolenza diurna. Infine l’esposizione alla luce solare influenza i nostri livelli di vitamina D che agisce come un vero e proprio ormone attraverso recettori presenti in diversi organi, tra cui il cervello regolando la produzione di serotonina, dopamina, adrenalina e noradrenalina, tutte sostanze implicate nella genesi della depressione.

Possiamo, quindi, capire come la mancanza di esposizione alla luce solare sia una causa scatenante del nostro stato di malessere in pieno inverno così come può essere una causa del peggioramento o della slatentizzazione di vere forme di depressione.


Cosa affrontare al meglio il Blue Monday 

Come si affronta quindi il Blue Monday?

«Il consiglio è quello di concedersi qualcosa che ci faccia stare bene», prosegue la dottoressa Casoni. «Un piccolo regalo o un momento tutto per sé. Utile è anche trascorrere il tempo in compagnia delle persone che amiamo o con i nostri animali da compagnia».

Altro consiglio è di fare progetti piacevoli per i prossimi mesi in modo che la nostra psiche possa focalizzarsi su attività piacevoli da fare nei mesi estivi.

Non dimentichiamo l’importanza dell’attività fisica che oltre alla riconosciuta influenza su diversi apparati come quello cardiovascolare ha anche un favorevole impatto sul benessere mentale perché migliora la nostra risposta allo stress e influenza positivamente anche le funzioni cognitive. In alcuni modelli sperimentali è stato infatti evidenziato come l’attività fisica favorisca la produzione di Irisina, un mediatore in grado di preservare la memoria e la plasticità sinaptica.

Se tutto questo non basta si può chiedere aiuto al proprio medico per avere qualche consiglio su integratori alimentari in grado di aiutarci e darci un po’ di energia per affrontare le settimane più impegnative migliorando il nostro umore come acidi grassi omega-3, zafferano, vitamina D, vitamine del gruppo B, SAMe (S-Adenosilmetionina), magnesio: sono tutte sostanze che in diversi studi hanno dimostrato la capacità di influenzare positivamente il tono dell’umore riducendo i sintomi depressivi anche in pazienti affetti da Depressione maggiore rispetto al placebo.


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