Sindrome mononucleosica

Modificazione della formula sanguigna caratterizzata dalla presenza di linfociti stimolati, contraddistinti da grandi dimensioni e da un citoplasma abbondante che fissa i coloranti basici. La sindrome mononucleosica si osserva nel corso di malattie come la mononucleosi infettiva (infezione primaria imputabile al virus di Epstein-Barr), l’infezione primaria da HIV (virus dell’AIDS), le infezioni da Cytomegalovirus o […]



Modificazione della formula sanguigna caratterizzata dalla presenza di linfociti stimolati, contraddistinti da grandi dimensioni e da un citoplasma abbondante che fissa i coloranti basici. La sindrome mononucleosica si osserva nel corso di malattie come la mononucleosi infettiva (infezione primaria imputabile al virus di Epstein-Barr), l’infezione primaria da HIV (virus dell’AIDS), le infezioni da Cytomegalovirus o le epatiti virali, e durante reazioni allergiche intense, in particolare agli antibiotici. In genere, la sindrome mononucleosica regredisce spontaneamente nell’arco di 1-2 settimane.