Macula lutea

Piccola zona depressa, situata al centro della retina, in cui l’acutezza visiva è massima. La macula è di un giallo più vivo del resto della retina e non presenta alcun vaso capillare, essendo irrorata dai vasi della retina in periferia e da quelli della coroide in profondità. La macula appare sotto forma di depressione poiché […]



Piccola zona depressa, situata al centro della retina, in cui l’acutezza visiva è massima. La macula è di un giallo più vivo del resto della retina e non presenta alcun vaso capillare, essendo irrorata dai vasi della retina in periferia e da quelli della coroide in profondità. La macula appare sotto forma di depressione poiché è meno spessa del resto della retina; al suo centro si trova la foveola. Viene detta anche fovea e chiazza gialla.


Esami

Lo studio dell’acutezza visiva e del campo visivo centrale (spazio che l’occhio immobile visualizza quando fissa diritto davanti a sé) nonché l’esame del fondo dell’occhio (retina e coroide) sono i principali mezzi di valutazione dello stato della macula.Tra gli esami complementari vi è l’angiografia oculare, che permette di valutare la circolazione del sangue nell’occhio e di visualizzare tutta la retina, in particolare la macula. La tecnica di imaging, detta tomografia a coerenza ottica, permette di analizzarne lo spessore.


Patologie

La macula può essere la sede di un distacco di retina, lesione che può compromettere la visione e va trattata d’urgenza; di disturbi vascolari, specialmente nel corso di un’ostruzione venosa della retina; di ischemia, per mancanza di sangue; di infiammazione della coroide, provocata in particolare dalla toxoplasmosi (infezione parassitaria); di traumi acuti del globo oculare, che hanno come conseguenza un’edema maculare, oppure dovuti a un’ustione (causata per esempio dall’osservazione di un’eclissi di sole senza la protezione adeguata); infine di degenerazioni legate all’età, all’ereditarietà o a una forte miopia. Anche alcuni farmaci, come gli antimalarici di sintesi, possono avere ripercussioni sulla macula lutea. La loro assunzione prolungata rende dunque indispensabile un controllo oculistico. Il trattamento delle lesioni maculari è molto limitato: si può tentare di bloccare la progressione di un edema con il laser, risparmiando la foveola, o favorire il riassorbimento dell’edema infiammatorio somministrando antinfiammatori per via orale o endovenosa.