Aura

Manifestazione clinica passeggera che preannuncia una crisi epilettica. L’aura varia da un soggetto all’altro. Può presentarsi sotto forma di sensazioni soggettive quali allucinazioni visive (sensazione luminosa avvertita dall’occhio, ma che non è stata provocata dalla luce), uditive (rumori più o meno elaborati), olfattive (odori per lo più sgradevoli) ecc., oppure come impressione di movimento in […]



Manifestazione clinica passeggera che preannuncia una crisi epilettica. L’aura varia da un soggetto all’altro. Può presentarsi sotto forma di sensazioni soggettive quali allucinazioni visive (sensazione luminosa avvertita dall’occhio, ma che non è stata provocata dalla luce), uditive (rumori più o meno elaborati), olfattive (odori per lo più sgradevoli) ecc., oppure come impressione di movimento in una parte del corpo. Può anche essere accompagnata da movimenti del corpo (per esempio deviazione di testa e occhi insieme).

L’analisi dell’aura consente di:

  • prevedere l’intensità della crisi che seguirà: se la scarica neuronale iniziale, causa dell’aura, resta localizzata, la crisi di epilessia sarà parziale; se la scarica neuronale si propaga nelle strutture profonde, la crisi rischia di essere generalizzata (con eventuale perdita di conoscenza);
  • localizzare una lesione cerebrale, eventuale causa dell’epilessia: un’aura visiva orienta la diagnosi verso le aeree occipitali, un’aura uditiva verso le aree temporali superiori, un’aura olfattiva verso le regioni temporali interne, oppure verso la regione temporale o frontale.