Conoscere i Fiori di Bach

La natura aiuta a superare i problemi di ogni giorno



Abbiamo chiesto a Elisabetta Sedda, naturopata con studio a Ravenna ed esperta di Fiori di Bach, qualche consiglio per conoscere meglio questa terapia dolce, ideata dal medico britannico Edward Bach. Se detrattori e convinti sostenitori sono ancora divisi sull'efficacia dei Fiori di Bach, chi li utilizza evidenzia miglioramenti nei soggetti che li usano e un'efficacia visibile nei fatti.

I primi fiori scoperti da Edward Bach costituiscono il gruppo dei cosiddetti 12 Guaritori. Essi comprendono: Agrimony, Agrimonia, che aiuta chi nasconde i problemi dietro una facciata felice; Centaury, Centaurea minore, per chi ha difficoltà a dire no; Chicory, Cicoria comune, che si utilizza negli amori possessivi; Rock Rose, Eliantemo, quando la paura diventa troppo grande; Gentian, Genzianella autunnale, che risolleva dal pessimismo; Mimulus, Mimolo giallo, utilizzato quando le paure del quotidiano sembrano insormontabili; Impatiens, Balsamina dell'Himalaya, per i soggetti particolarmente impazienti; Cerato, Piombaggine, per aumentare la fiducia in se stessi; Scleranthus, Fiorsecco, Scleranto o Centigrani, per le indecisioni; Vervain, Verbena, che aiuta l'equilibrio e il senso di giustizia; Water Violet, Violetta d'acqua, dedicato a chi ama la solitudine e, infine, Clematis, Clematide, per i sognatori a occhi aperti.

Lo studioso sperimenta prima su se stesso e in seguito sui pazienti l'efficacia dei fiori. Successivamente vennero aggiunti altri 26 fiori, per un totale di 38 rimedi, da utilizzare in situazioni diverse a seconda del bisogno e della persona.


Elisabetta Sedda spiega: «Per chi si avvicina all'uso dei fiori di Bach è importante sapere che agiscono a livello della consapevolezza. Il fiore agisce rendendo la persona più consapevole dei suoi processi emotivi. Il fiore non agisce in maniera eclatante, bensì poco alla volta, in maniera costante e, quando viene scelto in maniera appropriata e corretta, può determinare effetti considerevoli anche nel giro di 48 ore».

Come è possibile trovare il fiore che fa per noi?

«C'è bisogno di un bravo floriterapeuta. Non è vero che non ci sono effetti collaterali: può dare nausea, ansia, stato d'agitazione, insonnia. Se il fiore non è idoneo non lavora in positivo» chiarisce l'esperta.

Come si utilizzano i fiori di Bach?

Elisabetta Sedda spiega: «Possono essere utilizzati in qualsiasi circostanza e contribuiscono a migliorare molte problematiche, fra cui stanchezza cronica, dismenorrea, ansia. Non agiscono solo se assunti per via orale, ma anche spalmati sulla pelle, o veicolandoli in una crema. Per esempio, il fiore Crab Apple agisce su brufoli e problemi di acne».

«Determinare il fiore di Bach corretto per una persona attraverso il semplice colloquio conoscitivo nella maggior parte dei casi non basta» spiega Elisabetta, che aggiunge: «Il metodo del colloquio funziona circa al 60%. Del resto è molto difficile, oltre che presuntuoso, pensare di poter capire una persona in un'ora di colloquio. Spesso mentiamo a noi stessi per primi, riguardo ciò che ci accade, e dunque anche parlando con gli altri non riusciamo a elaborare con chiarezza i problemi che ci affliggono».

Come chiarisce Elisabetta Sedda: «Spesso il trauma è proprio nel non detto, in ciò che viene taciuto anche a se stessi. In questi anni ho cercato a lungo un metodo per riuscire a individuare il fiore giusto e oggi penso di averlo trovato. Uso il colloquio solo come primo approccio, ovvero una chiacchierata approfondita per cercare di capire la persona che ho davanti. In questa fase elimino una parte dei 38 fiori che ho a disposizione. I fiori che ho selezionato, circa una decina, vengono testati sul braccio della persona attraverso un veicolo acquoso. Testandoli sul braccio, che è collegato al meridiano del cuore, la persona nell'immediato prova reazioni molto intense».

Come si devono assumere i fiori di Bach?

«Assolutamente da evitare il fai da te» ammonisce l'esperta, che aggiunge: «Il motivo è che i fiori sbagliati non producono alcun effetto: quando ci affidiamo a persone competenti inizia un autentico percorso di rinascita. Prendere 17 fiori è un rischio perché uno può annullare l'effetto dell'altro entrando in conflitto».

«Una volta scelti, i fiori saranno inseriti in una stock bottle, ovvero una bottiglietta con acqua e brandy in proporzioni variabili, solitamente 25 ml di acqua preferibilmente di fonte, 5 ml di brandy, e 5 gocce di fiore» spiega Elisabetta. Solitamente il naturopata prescrive i fiori, mentre in farmacia è possibile chiedere che venga confezionata una stock bottle. Per i bambini viene utilizzato l'aceto di mele al posto del brandy.  L'esperta aggiunge: «Attenzione, i fiori di Bach risentono dei campi elettromagnetici, per questo consiglio sempre di avvolgere la stock bottle con uno strato di carta d'alluminio, che serve a schermare, soprattutto quando li portiamo in borsa insieme al cellulare. Sono stati fatti studi che hanno dimostrato la funzione di schermo (quasi totale) della carta d'alluminio nei confronti delle onde elettromagnetiche».