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Emorragie gastrointestinali -Segni e sintomi

Emorragie gastrointestinali Segni e sintomi Diagnosi Trattamento Principali tipi di emorragia gastrointestinale

Le manifestazioni di emorragia gastrointestinale sono estremamente variabili: per esempio, in caso di sanguinamento importante “alto” può comparire sangue con il vomito oppure con le evacuazioni di feci.

Nella prima eventualità si parla tecnicamente di ematemesi; il sangue emesso può presentarsi rosso vivo oppure più scuro (il cosiddetto vomito caffeano), se il sangue è rimasto per qualche tempo nello stomaco ed è stato quindi in contatto con i suoi succhi acidi.

In altri casi, il sangue non viene emesso con il vomito ma percorre tutto il tubo digerente, dove viene in parte “digerito”, e fuoriesce quindi dall’ano: le feci che ne risultano non sono però rosse, bensì di aspetto molto caratteristico perché nere come la pece e viscose (tecnicamente si parla di melena e il colore nero è dovuto appunto al processo di trasformazione del sangue da parte dei succhi gastrici).

Solo se il sanguinamento alto è molto abbondante si può osservare anche l’emissione di sangue rosso o rossastro dall’ano, perché il sangue, percorrendo molto rapidamente l’intestino, fuoriesce pressoché inalterato con le feci.

Quando si verifica un’ emorragia importante “bassa” non si osserva l’emissione di sangue con il vomito, ma si hanno delle evacuazioni contenenti sangue rosso o rossastro, più o meno mescolato con feci normali; tecnicamente, si parla di rettorragia quando il sanguinamento è di una certa entità, di ematochezia se si ha la fuoriuscita di piccole quantità di sangue.

Accanto a questi segnali tipici indicativi di un sanguinamento gastrointestinale in atto, il paziente può presentare altre manifestazioni comuni a tutti i tipi di emorragia: diminuzione dei livelli di emoglobina nel sangue (anemia), diminuzione della pressione arteriosa (ipotensione), in alcuni casi shock conseguente al ridotto volume di sangue circolante.

Sono piuttosto frequenti anche emorragie gastrointestinali di minore entità, che non provocano l’emissione di sangue visibile con il vomito o con le feci, ma che vengono rilevate per esempio perché provocano un’anemia oppure perché riducono i livelli di ferro dell’organismo: si parla in questo caso di sanguinamenti occulti. La presenza di quantità microscopiche di sangue nelle feci può essere ricercata con un apposito esame di laboratorio su un campione di feci raccolto dal paziente stesso.

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Dott. Maurizio Hanke

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