Caschi per la mountain bike: i 4 migliori

Abbiamo preso in esame 9 modelli: i 4 migliori si contraddistinguono per sistemi e materiali in grado di assorbire e ridurre gli impatti. Ma anche per comfort e aerazione



203753

Sono sempre di più le donne che si avvicinano con passione e divertimento alla mountain bike. E per le quali diventa indispensabile indossare un casco per ridurre i rischi in caso di caduta mentre si pedala su sterrati e sentieri.

Per aiutarti a trovare il modello che fa per te, le nostre esperte ne hanno testati 9 e selezionato i 4 che trovi qui sotto.


Cosa fa la differenza

La prima cosa da verificare è che sull’etichetta sia riportata la sigla CE EN 1078, che assicura il rispetto degli standard di sicurezza europei. Dopo di che sono diversi i fattori che assicurano una maggiore protezione rispetto alla media.

Per esempio l’impiego di tecnologie come il Mips (Multi-directional impact protection system), che in caso di urti permette alla calotta interna di scorrere su quella esterna per ammortizzare meglio il colpo; oppure di materiali e strutture innovative (tipo Koroyd o WaveCel) studiati per assorbire gli impatti.

Il grado di comfort è invece dettato dalla possibilità di regolare con precisione la calotta interna (per limitare le vibrazioni indotte dal terreno sconnesso), ma anche dalla presenza di imbottiture interne in materiale morbido e antibatterico e da un sistema di chiusura a sgancio rapido.

Altro dettaglio importante è la presenza di un buon sistema di ventilazione, indispensabile quando si pedala per ore sotto il sole estivo.


Il consiglio in più

Per lavare la calotta esterna non vanno utilizzati sgrassatori, che potrebbero essere troppo corrosivi, ma acqua e sapone. Mentre le imbottiture staccabili interne, che inevitabilmente assorbono sudore, polvere e smog, vanno immerse in una bacinella di acqua tiepida con un detergente liquido delicato.

Bell Super 3R Mips; 230 €; info: bellhelmets.com

Il punto di forza. La mentoniera (staccabile).

A prima vista mostra un aspetto robusto e aggressivo che può spaventare le biker meno attente alla perfomance, ma una volta indossato ha subito convinto le tester. La mentoniera, utile quando si affrontano percorsi in discesa, offre una protezione extra per il viso. E comunque si smonta con facilità nel caso si esca per una pedalata più “soft”.

La traspirabilità è assicurata da ben 33 bocche di ventilazione, mentre la tecnologia Mips (vedi alla pagina precedente) offre una garanzia di sicurezza extra in caso di caduta.

Bontrager Blaze WaveCel Ltd; 249,99 €; info: trekbikes.com

Il punto di forza. Lo strato protettivo extra.

A fare colpo sulle nostre esperte è stata soprattutto l’attenzione per la sicurezza. Alla tradizionale
calotta esterna in policarbonato e a quella interna in poliuretano espanso si somma infatti un ulteriore strato protettivo composto da una rete flessibile di gomma, chiamata WaveCel, in grado di assorbire sia i colpi diretti sia quelli d’angolo, riducendo i rischi di trauma cranico.

Non solo: è stato apprezzato anche il suo sistema di allacciatura, che grazie a un gancio magnetico permette di impiegare una mano sola.

Endura MT500 Helmet; 159,99 €; info: endurasport. com

Il punto di forza. Il mix di leggerezza e sicurezza. 

Si è rivelato il più leggero fra quelli testati (poco più di 350 g), ma senza che questo incida sulla sicurezza. Fra le due calotte e le strisce interne di imbottitura antisudore si trova infatti uno strato di Koroyd, materiale innovativo con una struttura a nido d’ape in grado di assorbire i colpi (in caso di caduta, promette di abbassare i rischi di trauma cranico dal 40% al 5%).

Pollice in su per la possibilità di regolare la visiera, che permette di pedalare anche indossando una maschera simile a quella usata per lo sci.

Smith Forefront 2; 230 €; info: smithoptics.com

Il punto di forza. Il sistema di ventilazione. 

La sicurezza è garantita sia dalla struttura in Koroyd sia dalla tecnologia Mips, ma anche dal design, che copre bene la nuca senza infastidire nemmeno le cicliste che pedalano con i capelli raccolti a “coda di cavallo” (come le nostre tester).

Apprezzate le grandi prese d’aria (soprattutto le 2 principali, al centro della calotta), in grado di assicurare un’ottima ventilazione. Promossa anche la visiera: ideale per le biker che portano gli occhiali, è stata studiata per indirizzare l’aria sulle lenti ed evitare che si appannino.

IL NOSTRO LAB: Francesca Minella ed Elena Cassina, associazione Mtb Fun&Trails Team di Albavilla (Como).


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Articolo pubblicato nel n° 21 di Starbene in edicola dal 7 maggio 2019

Starbene Lab

I 5 migliori caschi per la bicicletta

Mountain bike: ecco le 4 migliori, leggere e sicure

Bici pieghevoli: le 4 migliori

Sellini per city bike: i 4 migliori

Bici da città da donna, le 4 migliori

Scarpe da running: le migliori 4

Scarpe da walking, le 4 migliori

Scarpe da trekking: le 4 migliori

Scarpe da arrampicata: le 4 migliori

Scarpe da aerobica: le 4 migliori