Bendaggio

Tecnica utilizzata per diversi scopi: mantenere in sede una medicazione, esercitare una compressione oppure immobilizzare una parte del corpo o un arto. Tipi di bendaggio I bendaggi semplici consistono in bende (in diversi materiali, come tessuto, lattice o anche maglia elastica) avvolte intorno a una parte del corpo, in modo da coprirla completamente. Applicate in […]



Tecnica utilizzata per diversi scopi: mantenere in sede una medicazione, esercitare una compressione oppure immobilizzare una parte del corpo o un arto.


Tipi di bendaggio

I bendaggi semplici consistono in bende (in diversi materiali, come tessuto, lattice o anche maglia elastica) avvolte intorno a una parte del corpo, in modo da coprirla completamente. Applicate in vari modi, vengono spesso utilizzate per mantenere in sede una medicazione, per comprimere una distorsione e per la contenzione addominale.

I bendaggi pieni sono larghi pezzi di tessuto piegati in modo da immobilizzare un arto ferito (in caso di lussazione della spalla, di traumatismo dell’avambraccio ecc.) contro il torace. Ne è un tipico esempio la fascia di Mayor: un ampio quadrato viene piegato in due in modo che gli angoli superiori combacino; la parte inferiore, passata intorno all’addome sotto l’avambraccio ripiegato, viene annodata posteriormente; i due angoli superiori passano da una parte e dall’altra del collo e sono fissati con spille da balia.

I bendaggi tubolari sono cilindri in tessuto jersey o in tessuto a maglie larghe, spesso utilizzati per medicare le dita o il perineo. I bendaggi meccanici sono cinti erniari muniti di uno o due cuscinetti allungati, in genere di caucciù, destinati a comprimere l’ernia. Il loro impiego per la contenzione delle ernie inguinali oggi si sta facendo sempre più raro, perché nella maggior parte dei casi si preferisce il trattamento chirurgico.