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Dimagrire: i trattamenti da fare a casa con bende e fanghi

Due trattamenti, ispirati alle tecniche da cabina, da effettuare a casa tua. Per un’immediata riduzione in centimetri

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Se, prima di esporti al sole, hai bisogno di una remise en forme last minute nei punti più critici, ti occorrono trattamenti cosmetici mirati e dall’effetto rapido. Per esempio un programma beauty ispirato ai trattamenti da cabina, come i bendaggi o i fanghi.

Per potenziare i risultati, esegui uno scrub prima di procedere all’applicazione del prodotto, così favorisci la penetrazione dei principi attivi. Al termine della seduta fai movimento (va bene anche una semplice passeggiata), così stimoli ancor di più il drenaggio.


LE FASCE “RAFFREDDANO”

I bendaggi “effetto mummia” si trovano in tante versioni anche per l’uso casalingo e sono una vera e propria cura-urto. «Si avvolgono le zone che si vogliono rimodellare con strisce monouso di tessuto leggero, in genere cotone, leggermente elasticizzato, imbibite con sostanze snellenti e tonificanti, come il fucus, la caffeina, il ginseng o con gel arricchito da fosfatidilcolina; principi attivi drenanti come le soluzioni saline e il rusco; ingredienti refrigeranti come il mentilattato», spiega il cosmetologo Umberto Borellini. «Le bende snellenti agiscono su più fronti, prima di tutto per il principio dell’osmosi, ovvero per la cessione dei principi attivi, ma anche per l’effetto vasocostrittivo indotto dal freddo e per la compressione graduale esercitata dalle bende, che in sinergia producono un’azione snellente, drenante, rassodante e anticellulite».

Il consiglio è di avvolgersi nelle bende una volta la settimana, per almeno 50 minuti: grazie al drenaggio avrai subito la perdita di uno o più centimetri, che si perfeziona dopo le successive applicazioni.


LE ARGILLE “RISCALDANO”

I fanghi agiscono sia indirettamente sia direttamente. L’effetto rimodellante indiretto è dovuto all’aumento, durante il periodo di posa, della temperatura cutanea e sottocutanea che stimola il drenaggio, il metabolismo cellulare e l’eliminazione delle scorie e dei liquidi interstiziali, con benefici anche per la cellulite.

«Quello diretto è dato dalle alghe e dai sali, come fosforo, calcio, magnesio, iodio, che hanno un’azione drenante e liporiducente poiché ripristinano, tra l’altro, il corretto equilibrio degli scambi ionici del metabolismo superficiale dei grassi», dice Borellini. Ci sono poi due altre, significative azioni: quella levigante sulla pelle e rassodante sui tessuti, dovute sempre alle sostanze assimilate per osmosi, che contribuiscono a “contenere”, quasi con un effetto guaina, le curve. La frequenza è di 2 applicazioni settimanali, con tempi di posa variabili secondo il prodotto scelto (in media, dai 30 ai 40 minuti).


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Articolo pubblicato sul n. 29 di Starbene in edicola dal 3/7/2018

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