ATC: L01DB07 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
|
Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INFUSIONE CONC |
Presenza Lattosio:
|
Mitoxantrone Accord è indicato nel trattamento del carcinoma metastatico della mammella. Mitoxantrone Accord è indicato nel trattamento linfoma non-Hodgkin. Mitoxantrone Accord è indicato nel trattamento della leucemia mieloide acuta dell'adulto. Mitoxantrone Accord in regime di combinazione è indicato nel trattamento di induzione alla remissione della crisi blastica nella leucemia mieloide cronica. Mitoxantrone Accord è indicato in combinazione con corticosteroidi come palliativo (ad esempio sollievo dal dolore) per il cancro avanzato della prostata resistente alla castrazione. Mitoxantrone Accord è indicato per il trattamento di pazienti con sclerosi multipla recidivante altamente attiva associata a disabilità con rapida evoluzione in cui non esistono opzioni terapeutiche alternative (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
La combinazione di mitoxantrone con principi attivi potenzialmente cardiotossici (ad esempio antracicline) aumenta il rischio di tossicità cardiaca. Gli inibitori della topoisomerasi II, tra cui mitoxantrone, se usati in concomitanza con altri agenti antineoplastici e/o radioterapia, sono stati associati allo sviluppo di leucemia mieloide acuta (AML) o sindrome mielodisplastica (MDS) (vedere paragrafo 4.8). Mitoxantrone provoca mielosoppressione come estensione della sua azione farmacologica. La mielosoppressione può essere aumentata quando viene usato in chemioterapia combinata con un altro agente mielosoppressivo come per il trattamento del cancro al seno. La combinazione di mitoxantrone con altri agenti immunosoppressori può aumentare il rischio di immunodepressione eccessiva e la sindrome linfoproliferativa. L'immunizzazione con vaccini a base di virus vivi (ad esempio vaccinazione contro la febbre gialla) aumenta il rischio di infezioni e di altre reazioni avverse come vaccinia gangrenosa e vaccinia generalizzata, nei pazienti con ridotta immunocompetenza, come ad esempio durante il trattamento con mitoxantrone. Pertanto, i vaccini con virus vivi non devono essere somministrati durante la terapia. Si consiglia di utilizzare con cautela vaccini con virus vivi dopo l'interruzione della chemioterapia, e di vaccinare non prima di 3 mesi dopo l'ultima dose di chemioterapia (vedere paragrafo 4.4). La combinazione di antagonisti della vitamina K e di agenti citotossici può portare ad un aumentato rischio di sanguinamento. Nei pazienti sottoposti a terapia anticoagulante orale, il rapporto tempo di protrombina o INR deve essere attentamente monitorato con l'aggiunta e la sospensione del trattamento con mitoxantrone e deve essere rivalutato più frequentemente durante la terapia concomitante. Regolazioni della dose di anticoagulante possono essere necessarie per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione. Mitoxantrone ha dimostrato in vitro di essere un substrato per la proteina di trasporto BCRP. Gli inibitori del trasportatore BCRP (ad esempio eltrombopag, gefitinib) possono portare ad un aumento della biodisponibilità. In uno studio di farmacocinetica in bambini con leucemia mieloide acuta di nuova insorgenza, la ciclosporina in concomitanza ha provocato una riduzione del 42% della clearance di mitoxantrone. Induttori del trasportatore BCRP possono potenzialmente diminuire l'esposizione di mitoxantrone. Mitoxantrone ed i suoi metaboliti sono escreti nella bile e nelle urine, ma non è noto se le vie metaboliche o escretorie sono saturabili, possono essere inibite o indotte, o se mitoxantrone ed i suoi metaboliti subiscono circolazione enteroepatica (vedere paragrafo 5.2).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 2 mg di mitoxantrone (come cloridrato). 1 flaconcino con 5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 10 mg di mitoxantrone (come cloridrato). 1 flaconcino con 10 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 20 mg di mitoxantrone (come cloridrato). 1 flaconcino con 15 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 30 mg di mitoxantrone (come cloridrato). Questo medicinale contiene 0,148 mmol di sodio per ml. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, incluso solfiti che possono essersi formati durante la produzione di mitoxantrone. Mitoxantrone è controindicato nelle donne in allattamento (vedere paragrafo 4.4 e 4.6). Mitoxantrone non deve essere usato nel trattamento della sclerosi multipla nelle donne in gravidanza (vedere paragrafi 4.1 e 4.6).
Posologia
Posologia Mitoxantrone Accord deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nell'uso di agenti chemioterapici citotossici. Adulti e anziani: Carcinoma della mammella metastatico, linfoma non-Hodgkin Monoterapia: la dose iniziale raccomandata di mitoxantrone usato come singolo agente è di 14 mg/m² di superficie corporea, dato come unica somministrazione per via endovenosa, che può essere ripetuta ad intervalli di 21 giorni. Si raccomanda una dose iniziale più bassa (12 mg/m² o meno) nei pazienti con riserve inadeguate di midollo osseo dovute, ad esempio, a precedente chemioterapia o a condizioni generali precarie. Gli aggiustamenti della dose e i tempi delle successive somministrazioni devono essere determinati sulla base della valutazione clinica, a seconda della gravità e della durata della mielosoppressione. Per le volte successive, solitamente la dose iniziale può essere ripetuta se la conta dei globuli bianchi e delle piastrine è tornata a livelli normali dopo 21 giorni. La tabella che segue serve da guida all'aggiustamento posologico nel trattamento del carcinoma metastatico della mammella e del linfoma non-Hodgkin a seconda del nadir ematologico (che abitualmente si verifica 10 giorni circa dopo la somministrazione).
Nadir globuli bianchi e piastrine | Tempo di recupero | Dose successiva |
Se nadir globuli bianchi>1,500 mcl nadir piastrine > 50, 000 mcl | Ricovero ≤ 21 giorni | Ripetere la dose precedente |
Se nadir globuli bianchi> 1,500 mcl e nadir piastrine > 50,000 mcl | Ricovero >21 giorni | Sospendere fino a recupero, poi ripetere la dose precedente |
Se nadir globuli bianchi < 1,500 mcl o nadir piastrine > 50,000 mcl | Non definito | Dopo recupero, diminuire di 2 mg/m² la dose precedente |
Se nadir globuli bianchi <1,000 mcl o nadir piastrine > 25,000 mcl | Non definito | Dopo recupero, diminuire di 4 mg/m² la dose precedente |
Avvertenze e precauzioni
Precauzioni da adottare prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Mitoxantrone deve essere somministrato lentamente in una infusione endovenosa a flusso libero. Mitoxantrone non deve essere somministrato per via sottocutanea, intramuscolare, o intra-arteriosa. Ci sono state segnalazioni di neuropatia locale/regionale, alcune irreversibili, dopo l'iniezione intra-arteriosa. Gravi danni ai tessuti locale possono verificarsi se si verifica stravaso durante la somministrazione. Fino ad oggi, sono stati descritti solo casi isolati di gravi reazioni locali (necrosi) a causa di stravaso. Mitoxantrone non deve essere somministrato per iniezione intratecale. Gravi lesioni con postumi permanenti possono derivare dalla somministrazione intratecale. Ci sono state segnalazioni di neuropatia e neurotossicità, sia centrale che periferica, dopo l'iniezione intratecale. Queste segnalazioni hanno incluso convulsioni che portano al coma e a gravi sequele neurologiche, e alla paralisi con disfunzione dell’intestino e della vescica. Funzionalità cardiaca La tossicità miocardica, manifestata nella sua più grave forma mediante insufficienza cardiaca congestizia (ICC) potenzialmente irreversibile e fatale, può capitare sia durante la terapia con mitoxantrone sia in un periodo che va da mesi ad anni dopo l'interruzione della terapia. Il rischio di cardiotossicità aumenta con una dose cumulativa. Nei pazienti malati di cancro che hanno ricevuto una dose cumulativa di 140 mg/m² sia da solo che in combinazione con altri agenti chemioterapici, la probabilità cumulativa di diminuzione da moderata o grave dell’insufficienza cardiaca congestizia sintomatica è stata del 2,6%, della FEVS a questa stessa dose è stata del 13%. Malattie cardiovascolari attive o latenti, precedenti o concomitanti la radioterapia nella zona mediastinica/pericardica, precedenti alla terapia con altre antracicline o antracenedioni, o l'uso concomitante di altri medicinali cardiotossici può aumentare il rischio di tossicità cardiaca. Una valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS) mediante ecocardiogramma o acquisizione di gate multipli (MUGA) è consigliata prima della somministrazione della dose iniziale di mitoxantrone in pazienti affetti da cancro. La funzionalità cardiaca per i pazienti oncologici deve essere attentamente monitorata durante il trattamento. La valutazione FEVS è consigliata ad intervalli regolari e/o se si sviluppano segni o sintomi di insufficienza cardiaca congestizia. La cardiotossicità può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con mitoxantrone, e il rischio aumenta con la dose cumulativa. La tossicità cardiaca con mitoxantrone può verificarsi a dosi cumulative più basse o se sono presenti o meno fattori di rischio cardiaco. A causa del possibile rischio di effetti cardiaci in pazienti precedentemente trattati con daunorubicina o doxorubicina, deve essere determinato il rapporto beneficio-rischio della terapia con mitoxantrone in tali pazienti prima di iniziare la terapia. Insufficienza cardiaca acuta congestizia può verificarsi occasionalmente in pazienti trattati con mitoxantrone per la leucemia mieloide acuta. Anche questo è stato segnalato per pazienti con sclerosi multipla trattati con mitoxantrone. Cambiamenti cardiaci funzionali possono verificarsi in pazienti con sclerosi multipla trattati con mitoxantrone. Una valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS) mediante ecocardiogramma o MUGA è consigliabile prima della somministrazione della dose iniziale di mitoxantrone e prima di ogni dose in pazienti con sclerosi multipla e annualmente fino a 5 anni dopo la fine della terapia. La cardiotossicità può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con mitoxantrone, e il rischio aumenta con la dose cumulativa. La tossicità cardiaca con mitoxantrone può verificarsi a dosi cumulative più basse o se sono presenti o meno fattori di rischio cardiaco. Di solito, i pazienti con sclerosi multipla non devono ricevere una dose cumulativa superiore a 72 mg/m². Mitoxantrone non deve normalmente essere somministrato a pazienti con sclerosi multipla, sia con FEVS <50% o con una riduzione della frazione di eiezione clinicamente significativa. Soppressione del midollo osseo La terapia con mitoxantrone deve essere accompagnata da un monitoraggio attento e frequente dei parametri ematologici e chimici di laboratorio, così come da una frequente osservazione del paziente. Un emocromo completo, incluse le piastrine, deve essere effettuato prima della somministrazione della dose iniziale di mitoxantrone, 10 giorni dopo la somministrazione e prima di ogni infusione successiva e nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di infezione. I pazienti devono essere informati su rischi, sintomi e segni di leucemia acuta e spinti a cercare assistenza medica se si dovessero verificare tali sintomi anche quando è passato il periodo di cinque anni. La mielosoppressione può essere più grave e prolungata nei pazienti con cattive condizioni generali, o che hanno ricevuto una precedente chemioterapia e/o radioterapia. Tranne che per il trattamento della leucemia mieloide acuta, la terapia con mitoxantrone in genere non deve essere somministrata a pazienti con una conta dei neutrofili al basale inferiore a 1.500 cellule/mm³. Si raccomanda di effettuare frequenti conte delle cellule del sangue periferico su tutti i pazienti trattati con mitoxantrone per monitorare la presenza di soppressione del midollo osseo, principalmente neutropenia, che può essere grave e causare infezioni. Quando mitoxantrone viene usato a dosi elevate (> 14 mg/m²/d x 3 giorni) come indicato per il trattamento della leucemia, si verificherà una grave mielosoppressione. Si deve prestare particolare attenzione per assicurare il pieno recupero ematologico prima di intraprendere la terapia di consolidamento (se si utilizza questo trattamento) ed i pazienti devono essere attentamente monitorati durante questa fase. Mitoxantrone somministrato a qualsiasi dosaggio può causare mielosoppressione. Leucemia secondaria mieloide acuta e sindrome mielodisplastica Gli inibitori delle topoisomerasi II, incluso mitoxantrone, se usati in monoterapia o in particolare in concomitanza con altri agenti antineoplastici e/o radioterapia, sono stati associati allo sviluppo di leucemia mieloide acuta o sindrome mielodisplastica. A causa del rischio di sviluppo di tumori secondari, il rapporto beneficio rischio della terapia con mitoxantrone deve essere determinato prima dell'inizio della terapia. Utilizzo dopo altri trattamenti MS-specifici La sicurezza e l'efficacia di mitoxantrone non sono state studiate dopo il trattamento con natalizumab, fingolimod, alemtuzumab, dimetil fumarato, o teriflunomide. Cancro al seno non metastatico In assenza di dati di efficacia sufficienti nel trattamento adiuvante del cancro al seno e la segnalazione dell'aumento del rischio di leucemia, mitoxantrone deve essere utilizzato solo per il cancro al seno metastatico. Infezioni I pazienti che ricevono farmaci immunosoppressori come il mitoxantrone hanno una ridotta risposta immunologica ad un'infezione. Le infezioni sistemiche devono essere trattate in concomitanza con o appena prima di iniziare la terapia con mitoxantrone. Vaccinazione L'immunizzazione con vaccini con virus vivi (ad esempio vaccinazione contro la febbre gialla) aumenta il rischio di infezioni e altre reazioni avverse come la vaccinia gangrenosa e vaccinia generalizzata, nei pazienti con ridotta immunocompetenza, come ad esempio durante il trattamento con mitoxantrone. Pertanto, i vaccini con virus vivi non devono essere somministrati durante la terapia. Si consiglia di utilizzare vaccini con virus vivi con cautela dopo l'interruzione della chemioterapia, e la vaccinazione non prima di 3 mesi dopo l'ultima dose di chemioterapia (vedere paragrafo 4.5). Contraccezione in maschi e femmine Mitoxantrone è genotossico ed è considerato un potenziale teratogeno umano. Pertanto gli uomini in terapia devono essere avvisati di non procreare e di utilizzare metodi contraccettivi durante e per almeno 6 mesi dopo la terapia. Le donne in età fertile devono avere un test di gravidanza negativo prima di ogni dose, e utilizzare un contraccettivo efficace durante la terapia e per almeno 4 mesi dopo la sua sospensione. Allattamento al seno Mitoxantrone è stato ritrovato nel latte materno per un massimo di un mese dopo l'ultima somministrazione. A causa delle potenziali reazioni avverse gravi nei bambini dovute a mitoxantrone, l'allattamento al seno è controindicato (vedere paragrafo 4.3) e deve essere interrotto prima dell'inizio del trattamento. Fertilità Le donne in età fertile devono essere informate riguardo l’aumento del rischio di amenorrea transitoria o persistente (vedere paragrafo 4.6). Mutagenicità e cancerogenicità Mitoxantrone è risultato mutageno in sistemi di test su batteri e mammiferi, così come in vivo in ratti. Il principio attivo è risultato cancerogeno negli animali da esperimento a dosi inferiori alla dose clinica proposta. Pertanto, mitoxantrone ha il potenziale per essere cancerogeno nell'uomo. Sindrome da lisi tumorale Casi di sindrome da lisi tumorale sono stati riportati con l'uso di mitoxantrone. Devono essere monitorati i livelli di acido urico, gli elettroliti e l'urea. Scolorimento delle urine e altri tessuti Mitoxantrone può causare una colorazione blu-verde delle urine per 24 ore dopo la somministrazione, ed i pazienti devono essere avvisati di aspettarsi ciò durante la terapia. Può verificarsi anche scolorimento bluastro della sclera, della pelle e delle unghie.
Interazioni
La combinazione di mitoxantrone con principi attivi potenzialmente cardiotossici (ad esempio antracicline) aumenta il rischio di tossicità cardiaca. Gli inibitori della topoisomerasi II, tra cui mitoxantrone, se usati in concomitanza con altri agenti antineoplastici e/o radioterapia, sono stati associati allo sviluppo di leucemia mieloide acuta (AML) o sindrome mielodisplastica (MDS) (vedere paragrafo 4.8). Mitoxantrone provoca mielosoppressione come estensione della sua azione farmacologica. La mielosoppressione può essere aumentata quando viene usato in chemioterapia combinata con un altro agente mielosoppressivo come per il trattamento del cancro al seno. La combinazione di mitoxantrone con altri agenti immunosoppressori può aumentare il rischio di immunodepressione eccessiva e la sindrome linfoproliferativa. L'immunizzazione con vaccini a base di virus vivi (ad esempio vaccinazione contro la febbre gialla) aumenta il rischio di infezioni e di altre reazioni avverse come vaccinia gangrenosa e vaccinia generalizzata, nei pazienti con ridotta immunocompetenza, come ad esempio durante il trattamento con mitoxantrone. Pertanto, i vaccini con virus vivi non devono essere somministrati durante la terapia. Si consiglia di utilizzare con cautela vaccini con virus vivi dopo l'interruzione della chemioterapia, e di vaccinare non prima di 3 mesi dopo l'ultima dose di chemioterapia (vedere paragrafo 4.4). La combinazione di antagonisti della vitamina K e di agenti citotossici può portare ad un aumentato rischio di sanguinamento. Nei pazienti sottoposti a terapia anticoagulante orale, il rapporto tempo di protrombina o INR deve essere attentamente monitorato con l'aggiunta e la sospensione del trattamento con mitoxantrone e deve essere rivalutato più frequentemente durante la terapia concomitante. Regolazioni della dose di anticoagulante possono essere necessarie per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione. Mitoxantrone ha dimostrato in vitro di essere un substrato per la proteina di trasporto BCRP. Gli inibitori del trasportatore BCRP (ad esempio eltrombopag, gefitinib) possono portare ad un aumento della biodisponibilità. In uno studio di farmacocinetica in bambini con leucemia mieloide acuta di nuova insorgenza, la ciclosporina in concomitanza ha provocato una riduzione del 42% della clearance di mitoxantrone. Induttori del trasportatore BCRP possono potenzialmente diminuire l'esposizione di mitoxantrone. Mitoxantrone ed i suoi metaboliti sono escreti nella bile e nelle urine, ma non è noto se le vie metaboliche o escretorie sono saturabili, possono essere inibite o indotte, o se mitoxantrone ed i suoi metaboliti subiscono circolazione enteroepatica (vedere paragrafo 5.2).
Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza Gli effetti collaterali più gravi verificatosi con mitoxantrone sono tossicità miocardica e mielosoppressione. Gli effetti indesiderati più comuni con mitoxantrone (osservati in più di 1 paziente su 10) sono anemia, leucopenia, neutropenia, infezioni, amenorrea, alopecia, nausea e vomito. Tabella delle reazioni avverse La tabella che segue si basa sui dati di sicurezza derivati da studi clinici e segnalazioni spontanee in indicazioni oncologiche e da studi clinici, studi sulla sicurezza successivi all'autorizzazione e segnalazioni spontanee per i pazienti trattati per la sclerosi multipla. Le frequenze sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, <1/10); non comune (≥ 1 / 1.000 a <1/100), raro (≥ 1 / 10.000, <1 / 1.000), molto raro (<1 / 10.000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Frequenza | Oncologia | Sclerosi Multipla |
Infezioni e Infestazioni | ||
Molto comune | Infezione (incluso esito fatale) | Infezione (incluso esito fatale), Infezione delle vie urinarie, Infezione delle vie respiratorie superiore |
Non comune | Infezione delle vie urinarie, Infezione delle vie respiratorie superiori, Sepsi, Infezioni opportunistiche | Polmonite, Sepsi, Infezioni opportunistiche |
Raro | Polmonite | |
Tumori benigni, maligni e non specifici (cisti e polipi compresi) | ||
Non comune | Leucemia mieloide acuta sindrome mielodisplastica, leucemia acuta | Leucemia mieloide acuta sindrome mielodisplastica, leucemia acuta |
Patologie del sistema emolinfopoietico | ||
Molto comune | Anemia, Neutropenia, Leucopenia | |
Comune | Trombocitopenia, Granulocitopenia | Anaemia, Leucopenia, Granulocitopenia, Conta leucocitaria anormale |
Non comune | Mielosoppressione, Insufficienza midollare, Conta leucocitaria anormale | Insufficienza midollare, Mielosoppressione, Trombocitopenia, Neutropenia |
Disturbi del sistema immunitario | ||
Non comune | Anafilassi/Reazioni anafilattoidi (incluso shock) | Anafilassi/Reazioni anafilattoidi (incluso shock) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | ||
Comune | Anoressia | |
Non comune | Fluttazione del peso, Sindrome da lisi tumorale* | Anoressia, Fluttazione del peso |
* Leucemia linfoblastica acuta T e B e linfomi non-Hodgkin (NHL) sono più comunemente associati a TLS | ||
Patologie del sistema nervoso | ||
Comune | Letargia | Cefalea |
Non comune | Ansia, Confusione, Cefalea, Parestesia | Ansia, Confusione, Parestesia, Letargia |
Patologie dell’occhio | ||
Non comune | Alterazione del colore della sclera | Alterazione del colore della sclera |
Patologie cardiache | ||
Comune | Insufficienza cardiaca congestizia, Infarto miocardico (inclusi eventi fatali) | Aritmia, Elettrocardiogramma anormale, Frazione di eiezione ventricolare sinistra diminuita |
Non comune | Aritmia, Bradicardia sinusale, Elettrocardiogramma anormale, Frazione di eiezione ventricolare sinistra diminuita | Insufficienza cardiaca congestizia, Cardiomiopatia, Bradicardia sinusale, Infarto del miocardio (inclusi eventi fatali) |
Raro | Cardiomiopatia | |
Patologie vascolari | ||
Non comune | Contusione, Emorragia, Ipotensione | Contusione, Emorragia, Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | ||
Comune | Dispnea | |
Non comune | Dispnea | |
Patologie gastrointestinali | ||
Molto comune | Nausea, Vomito | Nausea |
Comune | Stipsi, Diarrea, Stomatite | Stipsi, Diarrea, Stomatite, Vomito |
Non comune | Dolore addominale, Emorragia gastrointestinale, Infiammazione della mucosa, Pancreatite | Dolore addominale, Emorragia gastrointestinale, Infiammazione della mucosa, Pancreatite |
Patologie epatobiliari | ||
Comune | Livelli aumentati di aminotransferasi epatica | |
Non comune | Epatotossicità, Livelli aumentati di aminotransferasi epatica | Epatotossicità |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | ||
Molto comune | Alopecia | Alopecia |
Non comune | Eritema, Patologia dell’unghia, Eruzione cutanea, Alterazione del colore della cute, Necrosi del tessuto (dopo stravaso) | Patologia dell’unghia, Eruzione cutanea, Alterazione del colore della cute, Necrosi del tessuto (dopo stravaso) |
Patologie renali e urinarie | ||
Non comune | Creatinina sierica elevata, Aumentati livelli di nitrogeno nell’urea, Nefropatia tossica, Alterazione del colore delle urine | Creatinina sierica elevate, Aumentati livelli di nitrogeno nell’urea, Nefropatia tossica, Alterazione del colore delle urine |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | ||
Molto comune | Amenorrea* | |
Non comune | Amenorrea | |
*L’amenorrea può essere prolungata e consistente con la menopausa prematura | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | ||
Comune | Astenia, Stanchezza, Piressia | |
Non comune | Edema, Stravaso*, Disgeusia | Astenia, Stanchezza, Edema, Piressia, Stravaso*, Morte improvvisa** |
* È stato segnalato stravaso nel sito di iniezione, che può provocare eritema, gonfiore, dolore, bruciore e/o colorazione blu della pelle. Lo stravaso può provocare necrosi dei tessuti con conseguente necessità di sbrigliamento e innesto cutaneo. È stata riportata flebite anche nel sito di infusione. | ||
** La realazione causale con la somministrazione di mitoxantrone è incerta. |
Gravidanza e allattamento
Contraccezione in maschi e femmine Mitoxantrone è genotossico ed è considerato un potenziale teratogeno umano. Pertanto gli uomini in terapia devono essere avvisati di non procreare e di utilizzare metodi contraccettivi durante e per almeno 6 mesi dopo la terapia. Le donne in età fertile devono essere avvisate di evitare la gravidanza; si deve avere un test di gravidanza negativo prima di ogni dose e si deve utilizzare un contraccettivo efficace durante la terapia e per almeno 4 mesi dopo la sua sospensione. Gravidanza Ci sono dati molto limitati sull'uso di mitoxantrone in donne in gravidanza. Mitoxantrone non è risultato teratogeno in studi sugli animali a dosi inferiori dell’esposizione umana, ma ha causato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Mitoxantrone è considerato un potenziale teratogeno umano a causa del suo meccanismo d'azione e degli effetti sullo sviluppo dimostrati da agenti correlati. Per questo motivo, l'uso di mitoxantrone per il trattamento di MS è controindicato per le donne in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Quando viene utilizzato per il trattamento di altre indicazioni mitoxantrone non deve essere somministrato durante la gravidanza, in particolare durante il primo trimestre di gravidanza. In ogni singolo caso il beneficio del trattamento deve essere valutato contro il possibile rischio per il feto. Se il medicinale viene usato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta durante il trattamento con mitoxantrone, la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto e deve essere fornita una consulenza genetica. Allattamento al seno Il mitoxantrone è escreto nel latte materno ed è stato ritrovato nel latte materno per un massimo di un mese dopo l'ultima somministrazione. A causa delle potenziali reazioni avverse gravi nei bambini causate da mitoxantrone, l'allattamento al seno è controindicato (vedere paragrafo 4.3) e deve essere interrotto prima dell'inizio del trattamento. Fertilità Le donne trattate con mitoxantrone hanno un aumento del rischio di amenorrea transitoria o persistente, e quindi deve essere considerata la conservazione dei gameti prima dell'inizio della terapia. Negli uomini, non sono disponibili dati, ma sono stati osservati negli animali atrofia tubulare dei testicoli e riduzione della conta spermatica (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Flaconcino chiuso e prodotto diluito: non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Non refrigerare o congelare.