Tumore allo stomaco
Salve dottori Sono una ragazza di 24 anni, con un passato di Anoressia nervosa ed un'operazione di rimozione della colicisti per presenza di calcoli. Dall'operazione e dal periodo peggiore dell'anoressia sono passati ormai due anni. Sono alta 1,73 ed ho un peso che oscilla dai 50/55. Il mio rapporto con il cibo è migliorato molto, fino a pochi mesi fa mangiavo praticamente tutto. Le uniche cose negative della mia alimentazione erano: Mangio moltissima verdura (forse anche troppa), c'è stato un periodo che ho ecceduto con gli insaccati (affettato di tacchino) o tonno in scatola. Usavo poco olio c.20 gr al giorno. Non fumo e bevo pochissimo alcol (1/2 volte a settimana) Il problema deriva ora dal fatto che sono due mesi che ho dei disturbi allo stomaco che mi portano a pensare ad un tumore allo stomaco. Sento inappetenza, pesantezza allo stomaco dopo i pasti, leggeri crampi, fatico a digerire qualsiasi qualsiasi cosa, a volte sento il basso ventre con piccoli rigonfiamenti. Tutti pensano che sia una questione di stress, ed è effettivamente da due mesi che sto vivendo degli scombussolamenti vari che mi hanno mandata in crisi. Ho effettuato: ecografia pelvica per il basso ventre con risultati nella norma; analisi del sangue con emocromo ok e valori pancreatici ok, analisi delle feci con helicobacter pylori negativo ed assenza di sangue occulto. Tuttavia sto dimagrendo, ma penso sia dovuto al fatto che riesco a mangiare poco per via dei disturbi che sento allo stomaco. Il mio medico di base mi ha prescritto una gastroscopia con biopsia perchè ritiene che io sia ipocondriaca e lo reputa l'unico mezzo per farmi tranquillizzare. Vorrei chiedere anche un vostro parere, e se è possibile che io abbia realmente un tumore allo stomaco.La risposta
Penso piuttosto a una colonpatia funzionale (quello cjhe chiamiamo “colon irritabile”) che nel suo caso si accompagna a sensazione di “piccoli rigonfiamenti” al basso ventre.Comunque aspettiamo anche la gastroscopia che chiarirà definitivamente la natura dei suoi disturbi potendo escludere una origine gastrica.
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