Piuò il pediatra di base rifiutare di fare la "ricetta rossa" su base della prescrizione di altro medico?

Buongiorno, ci accade questo: nostro figlio di 4 anni tossisce da più 4 mesi; siamo sempre stati "tranquillizzati" dalla pediatra di base (due settimane di antibiotico ad ottobre e poi: è normale, le vie basse sono a posto, all'asilo si ammalano in continuazione, è un riflesso neurologico etc) recentemente ha febbre alta (39,9) dal sabato sera, che non cala sotto 39 anche con tachipirina, il lunedì mattina chiamiamo la pediatra che non viene a domicilio - ha detto che anche lei è una MAMMA che vuole stare in famiglia e non è tenuta alle visite domiciliari dopo l'ambulatorio se non in casi gravissimi (che decide lei) - e ci da appuntamento a studio per il venerdì; il mercoledì persistendo i sintomi, ci rivolgiamo quindi ad un altro pediatra che cortesemente viene a domicilio, visita (accuratamente) il bambino, sente qualcosa, ci indirizza a fare una lastra, due ore dopo abbiamo la lastra che evidenzia un focolaio in sede basale al polmone sinistro; questo pediatra (peraltro stimato e molto conosciuto in zona) ci da una cura e (non so se regolarmente) ci fa anche la ricetta rossa; il mercoledì dopo questo gentilissimo dottore ci richiama (lui!!), riviene a casa, rivista il bambino, lo trova migliorato, ci dice di proseguire con gli antibiotici altri 6 gg (tot 14); ci dice che vuole rivedere il bambino dopo qualche giorno per valutare etc; essendo finita la prima boccetta di antibiotico ci rechiamo all'ambulatorio della nostra pediatra di base con i certificati, la lastra etc. dicendo che stiamo facendo ormai la cura prescritta da nove giorni e ci serve la ricetta per acquistare in farmacia gli antibiotici mutuabili; la dottoressa si rifiuta dicendo che per lei la cura non è adeguata (anzi) che magari funzionerà ma è diversa da quella che avrebbe prescritto lei, ci dice di proseguire con quegli antibiotici ma non si prende la responsabilità di farci la ricetta rossa; con la ricetta bianca del medico che ha visitato nostro figlio andiamo in farmacia e compriamo a pagamento gli antibiotici. E' legittimo ? è normale? se (per scelta nostra o indisponibilità del medico di base) andiamo da un altro medico perdiamo il diritto ai farmaci passati dal SSN? abbiamo sbagliato noi ? Vi ringrazio della attenzione che potrete dedicare a questi nostri dubbi. Cordiali saluti.

La risposta

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Buongiorno, io sono un medico ospedaliero. Purtroppo, anche se il medico che è venuto a domicilio ha fatto una corretta diagnosi e prescritto una corretta terapia, il pediatra di base de non è tenuto a confermare (e quindi a prescrivere in ricetta) una terapia che non condivide. Questo perché la ricetta rossa del SSN è conseguenza dell’operato di chi la compila. Saluti 

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