La risposta

Ginecologia - Barbara Bonazzi Dott.ssa Barbara Bonazzi

Buongiorno.Faccio una premessa: ci vuole molta buona volontà a leggere i foglietti illustrativi dei farmaci. Purtroppo il lettore comune,  quello che non ha studiato può fare spesso confusione.Una confusione comune è tra effetti collaterali e controindicazioni. Le controindicazioni indicano degli stati già presenti o subentranti che sconsigliano l’uso del farmaco in questione. Se nelle controindicazioni è scritto cancro non significa che il farmaco provoca il cancro ma che deve essere evitato in caso di diagnosi di cancro.Gli effetti collaterali invece indicano possibili effetti del farmaco, spesso transitori o reversibili, che possono essere causati dal farmaco stesso. Nel caso che intervengano degli effetti collaterali che sconsigliano la prosecuzione della terapia, ovviamente questa andrà sospesa ma l’avvertenza di possibili effetti non significa che questi si verifichino. Se si intraprende una terapia farmacologica si valuta insieme al proprio medico curante dopo 3-6 e poi 12 mesi com’è l’andamento dello stato di salute e si decide se continuare. Io vedo che, dopo anni di utilizzo sono spesso i medici a consigliare di sospendere mentre la maggior parte delle donne vorrebbero continuare perché con questo tipo di terapia stanno bene.Cordiali saluti