Disturbo alimentare?

Salve. Nell’ultimo periodo sto cercando di trovare una risposta ai miei dubbi ma non la trovo. Sono una ragazza di 17 anni, alta 161/163 cm e attualmente oscillo tra i 47,5 ed i 48,5 kg, dipende in che arco della giornata mi peso. È da più di un anno (anche se ho notato peggioramenti solo nell’ultimo periodo) che mi preoccupo eccessivamente della mia forma fisica. In terza media ho cominciato a perdere peso, e notando la meraviglia ed i complimenti delle persone mi sono motivata ancora di più. Ora come ora sto bene con il mio corpo, vorrei solo migliorare qualche parte con l’esercizio fisico. Il problema è che mangiare non è più un piacere, riesco solo a pensare a quante calorie io stia ingerendo e ho paura di ingerirne più di quante io ritenga giusto. Sento il bisogno di avere tutto sotto controllo, sono fissata con la cucina vegetariana e vegana (anche se non sono nessuna delle due, preferisco molte volte verdure a carne perché meno caloriche), con pochi carboidrati e tante proteine, insomma tutto ciò che sia sano; quando mangio sano mi sento bene con me stessa, orgogliosa, mentre quando mangio una singola cosa “grassa e calorica” come una fetta di pane bianco in più, mi sento subito in colpa e cerco di consumare le calorie di quella fetta con l’esercizio fisico o semplicemente mangiando di meno a cena. Devo pesare gli alimenti e dare sempre uno sguardo alle calorie ed agli ingredienti(per capire se ci siano ingredienti “non sani”) scritti sul pacchetto dei cibi, e di molti cibi che sono sempre presenti in frigo ormai so le calorie a memoria. Per me mangiare solo cose sane è diventata una fissa, e vedo con disgusto tutte le persone che riescono a mangiare schifezze come merendine o patatine a scuola quasi ogni giorno, li percepisco come persone che non tengono alla salute e mi disgustano. Molte volte mi trattengo dal mangiare anche se ho fame durante l’arco della giornata perché aggiungere calorie secondo me non necessarie mi mette ansia e mi porta a mangiare meno a pranzo e a cena, e se faccio merenda il pomeriggio, solitamente con latte vegetale (il latte normale mi scompiglia lo stomaco) e cereali perché sono la cosa più sana ed allo stesso tempo dolce che trovo in casa e perché riempiono, mi sento comunque un po’ in colpa per quelle 150 Kcal in più. (non faccio quasi mai colazione da anni, ma è semplicemente una brutta abitudine che mi sono portata dietro). Mi peso più volte nell’arco della giornata, ed anche se il mio pensiero principale non è dimagrire, non mi dispiace quando perdo un po’ di peso, quando vedo il numero sulla bilancia calare mi sento sollevata. Premetto però che non voglio dimagrire e diventare sottopeso, ma stare in forma e con l’esercizio fisico bruciare le calorie e tonificarmi. La mia fobia è riprendere tutto il peso che ho perso negli ultimi 4 anni (pesavo 56kg all’inizio), ho paura che ad ingerire troppe calorie o cibo non sano io ingrassi di nuovo o che mi faccia semplicemente male alla salute. Vorrei capire di cosa io stia soffrendo precisamente, perché sono consapevole di avere qualcosa, non poter mangiare senza avere ansia e cercare di evitare cene fuori con gli amici, o lasciare le croste della pizza nel piatto o prendere quantità di cibo minori per diminuire le calorie ingerite non è normale e non mi rende la vita facile..Cose che prima mi sembravano normali da mangiare come la merenda a scuola (che non faccio più perché un pacchetto di crackers da 125kcal è diventato un’ansia) adesso sono solo un incubo di numeri troppo grandi che non riesco ad ingerire. La cosa più simile al mio caso che ho trovato è L’Ortoressia, ma comunque non rientro in tutti i comportamenti descritti e so che non è ancora una malattia ufficializzata..Vorrei solamente capire se ho effettivamente qualche problema e di che tipo. Aspetto una risposta al più presto..

La risposta

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Carissima stai entrando in un meccanismo ossessivo di controllo che rischia di avvolgerti alla base ci potrebbe essere un problema di inadeguatezza strutturato nel percorso della tua crescita credo che dovresti coinvolgere i tuoi genitori in questo disagio per chiedere loro di fare psicoterapia ma con uno psicoterapeuta abilitato all’uso del nuovo metodo Emdr in bocca al lupo

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