Disallineamento degli occhi associato ad ipermetropia

Gentili dottori, sono seguito dall'oculista per una sindrome da affaticamento visivo che non risponde al trattamento con occhiali correttivi per l'ipermetropia di cui soffro. Il difetto visivo misurato senza gocce è di +1.50 od e +2.00 os, mentre a seguito di applicazione di atropina fatta in casa per tre giorni consecutivi il difetto misurato è di +2.50 od e +3.00 os. L'affaticamento visivo di cui soffro si manifesta con dolore agli occhi, bruciore, lacrimazione, mal di testa durante lettura, scrittura e lavoro al computer, tremolii delle palpebre superiori di entrambi gli occhi e subentra quasi nell'immediato durante lo sforzo visivo da vicino, pur indossando gli occhiali. Recentemente mi sono accorto che quando capita di fermarmi un attimo a pensare tra me e me, in quel momento metto in atto un meccanismo che fa sì che io veda doppio tutti gli oggetti più piccoli a me vicini e verso cui io sono rivolto. Nella stessa circostanza non accade di vedere doppio se invece io mi rivolgo con lo sguardo verso oggetti più distanti e lontani. Non so dire se ricongiungere gli occhi mi costi qualcosa in termini di fatica né se al contrario mantenere gli occhi disallineati mi dia una sensazione di riposo. Quello che so adesso è che volendo saprei produrre questo disallineamento anche su mia iniziativa. Chi mi ha osservato dice che l'occhio sinistro, quando è disallineato, si allontana spostandosi verso l'esterno orizzontalmente. La domanda che mi pongo è: come si potrebbe classificare questo tipo di disallineamento degli occhi? Può questo disallineamento essere in qualche modo legato alla sindrome da affaticamento visivo? Grazie mille

La risposta

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Probabilmente lei soffre di strabismo latente accomodativo. Si faccia seguire costantemente da un oculista per seguire l’evoluzione della sua situazione clinica. 

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