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La piperina è un alcaloide presente nel pepe nero (Piper nigrum). Isolata la prima volta nel lontano 1820 dal chimico danese Hans Christian.Nel 2012 sono stati pubblicati i risultati di studi che dimostrano che la piperina può bloccare la formazione di nuove cellule adipose e ridurre il livello di grassi nel sangue. Questo è il motivo per cui viene utilizzata, ultimamente, in diversi integratori a scopo dimagrante.Si è anche trovato, però, che la piperina inibisce alcuni enzimi che sono importanti nel metabolismo di alcuni farmaci aumentando così la disponibilità nel sangue di diversi composti. In senso assoluto, questo effetto non è da considerarsi nè positivo e nè negativo, ma tutto dipende dall’interazione con il farmaco. La piperina, cioè, può renderlo più disponibile per la sua funzione, oppure, se il farmaco agisce solo dopo metabolizzazione, può renderlo indisponibile. Nel caso che il suo accumulo nel sangue sia tossico, quindi, potrebbe causare effetti collaterali indesiderati. Se assunta per bocca, ad esempio, è in grado di aumentare la concentrazione ematica di teofillina (broncodilatatore), fenitoina (antiepilettico), propranololo (B-bloccante) e curcumina (fino al 2000%). Inoltre, sotto l’effetto della piperina, aumenta la secrezione dei succhi digestivi (da parte del pancreas, dello stomaco e del tratto intestinale), e viene, quindi, accelerato il processo naturale della digestione dei cibi. Sicuramente, l’uso di piperina, è controindicata in tutti i pazienti affetti da gastrite, reflusso gastroesofageo, emorroidi e ipertensione.Per questi motivi, nessun grosso particolare problema, se aggiungete alle vostre pietanze qualche pizzico di pepe, ma sicuramente, prima di iniziare un’integrazione con piperina, il consiglio più valido è quello di consultare il vostro medico curante.