Come comportarsi

Io e mio marito non sappiamo come comportarci con nostro figlio studente maggiorenne che per sei mesi è stato dipendente da un amore malato...tra l'altro sua prima storia importante è completa. Dopo sei mesi di sofferenza è riuscito a lasciarla ma neanche 20 giorni dopo è tornato con lei. Dice che è cambiato..e che anche lei è cambiata ma anche se cerca di far apparire tutto perfetto ogni suo atteggiamento nei nostri confronti è forzato. Abbiamo accettato malvolentieri e abbiamo dato delle nuove regole. Niente più soldi per riempirla di regali o portarla sempre fuori a cena ( all inizio diceva che se non faceva così lo lasciava). Il minimo indispensabile per andarla a trovare non più di due volte la settimana (abita 100 km da noi) per autobus e treno. In casa non le è permesso di venire con lei almeno finché non ci dimostreranno di essere maturi. In 6 mesi mio figlio è diventato uno zombie isolato da tutti bocciato a scuola e pronto a correre da lei ogni secondo perché se non lo faceva lei non si innamora va. Se non si vedevano spesso lei non poteva affezionarsi. ..è lui non poteva uscire con gli amici perché se no si divertiva di più che con lei. Ho sentito telefonate urlate e pianti disperati da un ragazzo che era la serenità e la calma fatta persona. Lho visto spaccare oggetti e bestemmiare finché lei lo richiamava lho visto umilianti in pubblico e sputtanare con vicini e conoscenti urlando al telefono. Poi un giorno lei ha attaccato me è mio marito e lui ha detto fine. È durato 15 giorni ora sono tornati insieme. Lei in 6 mesi era cambiata e tornata a casa nostra come "la nuova me" tre volte. Ora io e mio marito non la vogliamo vedere. E siamo delusi da lui. Fingiamo. L'abbiamo mandato dalla sorella a Roma una settimana poi in Germania un altra settimana per fargli dimenticare ma come è tornato è corso da lei perché finché lei lo tartassati di chiamate e lui diceva no stava bene, quando lei non ha più chiamato lui stava male. Cosa dobbiamo fare? Grazie

La risposta

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La sua descrizione dei comportamenti del ragazzo fa pensare che si tratti di una vera e propria dipendenza e che,per questo motivo, gli interventi possibili, non sono molti. Come genitori dovete assicurare al ragazzo presenza, affetto e disponibilità stabilendo però dei limiti precisi sui quali essere intransigenti. Questi limiti però devono riguardare i vostri comportamenti (dare soldi, assecondare le sue retese etc.) ma non possono interferire con le scelte e le decisioni di un figlio maggiorenne. Se fate sentire a vostro figlio che siete delusi la sua autostima sarà ultriormente impoverita e lui avrà ancora più bisogno di ricorrere alla sua “dose” per tirarsi su.In genere da questi legami “tossici” si guarisce, ma ci vuole molto tempo e moltissima pazienza. Auguri

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